L’avvocato Giuliano Pisapia appoggiato dal centrosinistra è il nuovo sindaco di Milano.
Scopri tutti i dettagli.
UPDATE! h. 19.44
Uno stralcio del discorso del nuovo sindaco.
UPDATE! h. 19.38
Ecco un paio di video della festa in Piazza Duomo.
UPDATE! h. 17.47
Ecco i dati ufficiali di queste elezioni (1250/1251 sezioni).
Giuliano Pisapia 55,1% – Letizia Moratti 44,9 %
Mancano ormai pochissime sezioni da scrutinare, ma è ormai chiaro che Giuliano Pisapia è il nuovo sindaco di Milano. Fin dalle prime proiezioni è apparso netto il vantaggio dell’avvocato sul sindaco uscente Letizia Moratti.
Rivivete qui il liveblogging di Milano 2.0 dalla sala stampa di Palazzo Marino!
Fin dalle prime ore del pomeriggio i sostenitori di Pisapia si sono radunati in Piazza Duomo e hanno accolto con grande esultanza ogni risultato.
Pisapia racconta di sè:
Per me la politica è soprattutto servizio. E’ un insegnamento che ho imparato nella mia famiglia, prima ancora che sui banchi del liceo classico Berchet. Da mio padre, Giandomenico , avvocato, ho ereditato l’amore per il diritto e i diritti; da mia madre, Margherita, cattolica, l’attenzione per i più deboli.
Dalla politica intesa come impegno volontario – scout, barelliere per la Croce Rossa, tra gli angeli del fango di Firenze, in delegazione nei luoghi più poveri e in quei Paesi dove il diritto e la dignità delle persone sono calpestate – alla politica nelle istituzioni: il mio impegno sulla città mi ha portato, nel 1996, ad essere eletto deputato come indipendente nelle liste di Rifondazione Comunista. In quella legislatura sono stato presidente della commissione giustizia della Camera dei deputati.
Nel 2001 sono stato rieletto deputato e sono stato presidente del Comitato carceri. Credo nel ricambio, penso che la politica non debba essere un mestiere a vita, per questo non ho accettato di candidarmi per la terza volta.
Per la coalizione di centrosinistra, alla vigilia delle elezioni del 2006, ho coordinato il gruppo che ha preparato il programma per la giustizia. Nel 2009 sono stato chiamato a presiedere la Commissione ministeriale per la riforma del codice penale.
Ho scritto diversi saggi. L’ultimo, «In attesa di giustizia, dialogo sulle riforme possibili», è il compendio di quelle esperienze: perché cambiare si può.