La prova è sotto gli occhi di tutti.
Le mafie sono molto interessate all'Expo 2015, e si sono già avvicinate pericolosamente all' 'appetitoso' evento. Stavano addirittura già operando sul territorio, lo dimostrano gli arresti di ieri. In futuro la situazione potrebbe peggiorare se non si fa qualcosa subito.
Basta un solo perno difettoso – e facilmente corrompibile – ed è fatta. Si riesce con facilità a penetrare in un impianto apparentemente sicuro (secondo quanto hanno raccontato per mesi le principali istituzioni lombarde) e da lì ci si espande, come le metastasi di un cancro che non si riesce a debellare.
Bisogna unire le forze contro questo pericolo, ed è quello che si prefiggono di fare Giulio Cavalli (Idv), Pippo Civati (Pd) e Chiara Cremonesi (SeL).
I tre hanno creato una vera e propria commissione di vigilanza, dato che la famosa Commissione Antimafia su Expo non è mai stata creata.
Nasce quindi "Expo No Crime", il primo "intergruppo interistituzionale che vuole coagulare i rappresentati della Regione Lombardia, Provincia di Milano e Comune di Milano in un percorso di vigilanza, dibattito e confronto nella realizzazione di Expo 2015".
"Expo No Crime" sarà un luogo per porsi delle domande e ovviamente dare delle risposte. Uno spazio aperto ai contributi di politici, associazioni, movimenti, giornalisti e ovviamente liberi cittadini.
Le adesioni sono aperte.
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