E’ partita dal sindaco di Milano Letizia Moratti la proposta di intitolare una delle vie della città a Bettino Craxi perchè vuole cercare in questo modo di ricordare la memoria dell’ex leader socialista e ha quindi incaricato di trovare la zona migliore del capoluogo lombardo adatta a questo scopo.
In questi casi, i tempi perchè questo si trasformi in realtà non sono però brevi e sarà comunque l’intera Giunta che avrà il compito di dare o meno l’approvazione a questa decisione, anche se ci sono già diversi esponenti politici che si sono dichiarati contrari. Anche la Lega Nord, alleato politico della Moratti, atraverso le parole dell’onorevole Salvini non è favorevole a questa decisione perchè ritiene che ci siano molti altri personaggi che hanno trascorso del tempo a San Vittore ma che con il loro operato hanno dato lustro alla città che meritano più di Craxi una via con il loro nome.
La reazione più dura, però, come spesso capita in questi casi viene da Antonio Di Pietro, che già era stato particolarmente polemico in occasione dell’aggressione al presidente Berlusconi: l’onorevole appartenente all’Italia dei valori, infatti, è diventato famoso grazie a Tangentopoli che ha avuto proprio in Craxi uno dei condannati per corruzione e finanziamento illecito ai partiti e quindi ritiene gravissimo che si tenti di riabilitare una persona intitolando una via a suo nome.
La polemica di Di Pietro però non si ferma qui: il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, infatti, dovrebbe partecipare a una cerimonia in onore di Craxi di cui si celebra il decimo anniversario dalla sua morte e l’ex pm ritiene che il capo dello Stato non dovrebbe presenziare ad eventi simili perchè si tratta dì di un politico, ma soprattutto di una persona che ha subito una condanna e che è stato latitante per diversi anni.
La trafila per verificare se questa decisione andrà davvero in porto quindi è ancora lunga, ma come era facile immaginarsi c’è soddisfazione da parte del figlio dell’ex leader socialista Bobo, al di là di come tutto andrà a finire, per la proposta della Moratti perchè lo ritiene un gesto che riconosce quello che di positivo Craxi ha fatto in vita che è stato superiore agli atti negativi.
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