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Nel cuore del quartiere Corvetto a Milano, il Centro Internazionale di Quartiere (C.I.Q.) si erge come un simbolo di inclusione e innovazione culturale. Fondato nel 2016 dall’associazione socio-culturale Sunugal e dalla Cooperativa Sociale Fate Artigiane, il C.I.Q. è molto più di un semplice spazio: è un contenitore di esperienze che unisce diverse comunità attraverso la musica, l’arte e il dialogo interculturale.
Modou Gueye, direttore artistico e presidente dell’associazione Sunugal, è il cuore pulsante di questo progetto. Con un background ricco di esperienze nel teatro e nella musica, Modou ha portato la sua visione di un centro aperto a tutti, dove ogni forma d’arte può trovare spazio. “Non abbiamo un’identità esclusiva”, afferma Modou, “la nostra identità è quella di essere un contenitore per tutti i generi e le culture”. Questa filosofia ha permesso al C.I.Q.
di ospitare eventi che spaziano dal rock al reggae, dal jazz alla danza, creando un ambiente vibrante e dinamico.
Il C.I.Q. non è solo un luogo per concerti e spettacoli, ma un vero e proprio centro di aggregazione per il quartiere. Le attività spaziano da workshop creativi a eventi di raccolta fondi, coinvolgendo attivamente i residenti e le associazioni locali. “La comunità partecipa in base a ciò che le interessa”, spiega Modou, sottolineando l’importanza di un approccio inclusivo e partecipativo.
Questo modello ha portato a una crescente affluenza di persone, creando un’atmosfera di condivisione e collaborazione.
Guardando al futuro, Modou ha grandi sogni per il C.I.Q. Tra i suoi progetti c’è l’idea di organizzare un festival che unisca artisti italiani e africani, creando un ponte culturale tra i due mondi. “Vogliamo che il C.I.Q. diventi un punto di riferimento per la cultura a Milano”, afferma con entusiasmo.
Con una programmazione sempre più ricca e variegata, il C.I.Q. si sta affermando come un faro di cultura e inclusione, pronto a sfidare le convenzioni e a celebrare la diversità.