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Rapporto Legambiente 2019: Milano 32esima città più sostenibile

Rapporto di Legambiente 2019: Milano è 32esima, perde posizioni ma e fa meglio di molte altre città italiane.

Rapporto Legambiente 2019: Milano 32esima
Rapporto Legambiente 2019

Nel rapporto Legambiente 2019 sugli ecosistemi urbani Milano perde 9 posizioni rispetto al 2018 e si posiziona come la 32esima città per sostenibilità. Il rapporto Ecosistema Urbano di Legambiente, pubblicato dal Sole 24 Ore, ha preso in esame le città italiane calcolando 18 parametri raggruppati in 5 macroaree. Le 5 macroaree in cui vengono raggruppati i dati sono aria, acqua, rifiuti, mobilità e ambiente. Milano è stata premiata per i rifiuti e i trasporti, mentre i punti da migliorare sono sicuramente sul numero degli incidenti e il consumo dell’acqua.

Rapporto Legambiente 2019: pro e contro di Milano

Milano è dunque 32esima nel rapporto Legambiente 2019; perde posizioni ma rimane comunque tra le città più green d’Italia. Questa città da quanto risulta dalla classifica di Legambiente presenta sia dei pregi che dei difetti.

Per quanto riguarda i pregi, Milano è più verde di molte altre città italiane, consuma poco suolo, è tra le migliori città nella riduzione dei rifiuti, ed è tra le migliori anche per quanto riguarda il trasporto pubblico. Tra i difetti riscontrati invece l’inquinamento, il traffico stradale altamente pericoloso rispetto alla media, in particolar modo per pedoni e ciclisti, la mancata produzione di energie rinnovabili e lo spreco di acqua pulita.

Il commento di Barbara Meggetto, presidente lombarda di Legambiente non si è fatto attendere e ha dichiarato: “Le città oggi hanno sempre di più il delicato ruolo di rappresentare il motore del cambiamento, perché possono incidere con forza ed efficacia sulla trasformazione ecologica della società. Secondo le Nazioni Unite le città, pur occupando solo il 3% della superficie terrestre, sono responsabili del 75% delle emissioni di CO2 e fino all’80% del consumo energetico.

E continua: “Se si considera la concentrazione di abitanti che si muovono con mezzi di trasporto, riscaldano le proprie case, producono rifiuti, è chiaro come tutto questo abbia un impatto sempre crescente sui livelli di inquinamento. Le buone pratiche esistenti dimostrano quale sia la strada, ma è necessario metterle a sistema. Anche in Lombardia accanto a scelte politiche lungimiranti ci sono ancora resistenze e lentezze, perché non basta l’azione delle singole amministrazioni comunali, anche gli organi sovracomunali sono decisivi: basti pensare alla mobilità e allo smog dove la spinta di alcuni capoluoghi è frenata da provvedimenti della Regione come le deroghe al divieto di circolazione dei diesel“.

Rapporto Legambienete: Confronto

Il rapporto di Legambiente si basa su molti indicatori: ad ogni città è dedicato un obiettivo specifico con una serie di mete da raggiungere come l’accesso ai sistemi di trasporto e a spazi verdi pubblici sicuri, la qualità dell’aria, la gestione dei rifiuti, l’efficienza delle risorse, la sicurezza stradale. Tutte voci che Legambiente tiene presenti per individuare una città ideale che, nell’ambito della sua indagine, otterrebbe il risultato massimo di 100.

Se confrontiamo Milano con le altre 4 grandi città italiane, il capoluogo lombardo è di gran lunga migliore delle altre nella classifica generale. Infatti Napoli è 84esima, Torino 88esima e Roma 89esima. Milano però è tra le peggiori, superata solo da Torino, per la presenza di ozono, ossido di azoto e le polveri sottili. A Milano ci sono oggi 50 auto ogni 100 abitanti, un risultato buono a livello italiano. Lontano però dalla realtà europea dove ormai si è scesi a 30 auto ogni 100 abitanti.

A livello nazionale la migliore città italiana della classifica è risultata Trento, seguita da Mantova, che nel 2018 era invece prima, e al terzo posto si trova Bolzano. Trento ha guadagnato per la prima volta il primato come città più green ottenendo un punteggio di 81.20. Cremona è invece la seconda città lombarda in classifica e si trova al 17esimo posto. L’ultima città invece dalla classifica è risultata Catania.

Genova è molto indietro in classifica e si trova al terzultimo posto per il rapporto tra metri quadrati di verde e abitanti. I dati genovesi parlano di appena 6,3 metri quadrati di verde urbano per abitante, si trova infatti al 102° posto. Tra le migliori città in questa graduatoria ci sono Matera con 996 metri quadrati di verde per abitante e Trento con 414 metri quadrati.

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