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La carenza di autisti nel settore del trasporto pubblico è un problema che affligge non solo Milano, ma anche molte altre città europee. Secondo le stime, oltre 100.000 autisti mancano nel continente, costringendo le aziende a rivedere le proprie strategie operative. Atm, l’azienda che gestisce il trasporto pubblico a Milano, sta affrontando questa sfida con determinazione, cercando di attrarre nuovi talenti e di mantenere quelli già in servizio.
Amerigo Del Buono, direttore operativo di Atm, ha recentemente dichiarato che l’azienda ha già avviato un programma di assunzioni per contrastare l’emorragia di autisti. Attualmente, 400 persone stanno completando il processo per ottenere la patente di guida, mentre altre 140 sono state assunte dall’inizio dell’anno. Inoltre, Atm sta organizzando eventi di reclutamento per attrarre ulteriori 250 candidati. Queste iniziative sono fondamentali per garantire un servizio di trasporto pubblico efficiente e per ridurre i disservizi causati dalla mancanza di personale.
Un altro aspetto cruciale nella strategia di Atm è il dialogo con i sindacati. Del Buono ha sottolineato l’importanza di affrontare il cambiamento nel rapporto tra lavoro e vita privata, un tema che è diventato sempre più rilevante dopo la pandemia. L’azienda sta anche cercando di riassumere ex dipendenti che hanno lasciato il lavoro durante il periodo critico del Covid-19.
Queste azioni mirano a creare un ambiente di lavoro più attrattivo e a migliorare la retention del personale.
Nonostante le difficoltà attuali, le prospettive per il futuro sembrano più promettenti. Secondo le previsioni di Atm, la situazione delle linee di superficie dovrebbe iniziare a normalizzarsi entro il primo trimestre del 2025, con un completo ritorno alla normalità previsto per la fine dello stesso anno. Queste tempistiche sono cruciali per garantire un servizio di trasporto pubblico che possa soddisfare le esigenze dei cittadini milanesi e contribuire al rilancio della mobilità urbana.