Babbo Natale è in città e quest’anno porterà tanti regali particolari sotto l’albero dei milanesi.
Nel mese di Dicembre, infatti, saranno molte le persone a firmare contratti di lavoro. A dirlo è uno studio della Camera di Commercio di Milano, realizzato da Unioncamera in collaborazione con Anpal.
Dopo diversi premi, come il Cresco Award e l’Innovation in Poilitics Award, arrivano altre belle notizie a Milano. In totale saranno 28mila i nuovi ingressi di cui l’81% nei servizi, soprattutto nel commercio.
In aumento le richieste anche nel settore della ristorazione, dell’accoglienza e del turismo in cui si vedranno circa 3 mila entrate. Saranno poi 2.470 i contratti firmati nell’ambito dei trasporti e del magazzinaggio. Si aggiungono alla lista le imprese alle persone, nell’industria e nelle costruzioni. Questi numeri, che già così ci fanno ben sperare, si sono registrati solamente nel capoluogo lombardo. In tutta la regione le entrate saranno circa 32 mila.
Si cercano 26 mila figure nel settore dei servizi, come commercio, turismo, alloggio e ristorazione, trasporto, logistica e magazzinaggio. Commessi, cuochi, camerieri, fattorini, corrieri, addetti all’accoglienza, ristoratori: sono queste le figure più ricercate durante il periodo delle feste.
“Natale e le festività da sempre rappresentano un momento decisivo per dare una svolta ai trend di spesa a fine anno – ha commentato Guido Bardelli, membro di giunta della Camera di commercio di Milano -.
“Siamo soddisfatti dal punto di vista delle opportunità di lavoro nel mese delle feste. Prima di tutto perché si tratta di un dato in linea con quello dello scorso anno per i nostri territori, una conferma degli impegni professionali legati alle festività. Inoltre il dato mensile di queste professioni vede una concentrazione nazionale in particolare su Milano. In una economia dinamica, che concentra le imprese e il business, si nota nel mese di dicembre una particolare attitudine alle relazioni, agli auguri, ai festeggiamenti.
In questo quadro emerge una attenzione ai momenti tradizionali nei nostri territori, che sono anche traino di innovazione e internazionalizzazione”.