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Domani si apre al Museo della Permanente di Milano Amart, la sesta edizione della mostra dedicata all’antiquariato, organizzata dall’Associazione Antiquari Milanesi e Promo.Ter Unione. Questo evento annuale rappresenta un’importante vetrina per 63 gallerie provenienti da Italia e estero, di cui sei nuove partecipazioni, specializzate in diverse aree artistiche. I visitatori avranno l’opportunità di esplorare un’ampia gamma di opere che spaziano dall’antico al contemporaneo, rendendo la mostra un appuntamento imperdibile per collezionisti e appassionati d’arte.
Il nuovo allestimento, curato da Pelizzari Studio, promette di incantare i visitatori con capolavori di pittura che attraversano secoli di storia artistica. Tra le opere esposte, spiccano i nomi di maestri come Sassoferrato, Guercino e Camillo Procaccini, con la sua celebre opera “Tentazioni di Sant’Antonio”. Non mancheranno anche silografie di Paul Gauguin, che arricchiranno ulteriormente l’offerta espositiva. I collezionisti milanesi potranno ammirare opere iconiche come “Il Teatro alla Scala” di Carlo Bossoli e “La Processione del Corpus Domini nel Duomo di Milano” di Luigi Bisi, un viaggio visivo attraverso la storia e la cultura della città.
Amart non si limita a presentare opere del passato, ma offre anche uno sguardo sul contemporaneo. Gli appassionati di arte moderna potranno scoprire le creazioni di artisti italiani come Carlo Carrà, De Chirico e Carla Accardi, che rappresentano il “contemporaneo storicizzato”. Tra le sculture, il rilievo “Madonna col Bambino” di Gregorio di Lorenzo e la “Testa di acquaiolo” di Vincenzo Gemito attireranno l’attenzione dei visitatori.
Inoltre, saranno esposte creazioni provenienti dalle Isole Nukuoro, Micronesia, e tappeti caucasici del XIX secolo, insieme a terracotte dipinte cinesi della Dinastia Han, offrendo un’ulteriore dimensione internazionale alla mostra.
Amart 2023 si preannuncia come un evento ricco di emozioni e scoperte, un’occasione unica per immergersi nel mondo dell’antiquariato e dell’arte contemporanea, in un contesto affascinante come quello del Museo della Permanente di Milano.