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Dal 2025, Milano si prepara a introdurre una misura innovativa per la salute pubblica: l’obbligo della “distanza di cortesia” per i fumatori. Questa iniziativa, già in vigore a Torino, mira a tutelare la salute dei cittadini e a ridurre l’inquinamento atmosferico causato dal fumo. Secondo il Piano Aria Clima, approvato nel 2021, l’obiettivo è di dimezzare le emissioni di anidride carbonica entro il 2050, e il divieto di fumo in aree pubbliche all’aperto rappresenta un passo importante in questa direzione.
Il nuovo regolamento stabilisce che sarà vietato fumare in tutte le aree pubbliche all’aperto, a meno che non si rispetti una distanza di almeno dieci metri dagli altri. Tuttavia, i luoghi isolati dove è possibile mantenere questa distanza non saranno soggetti al divieto. È importante notare che il divieto si applica esclusivamente ai prodotti contenenti tabacco, quindi le sigarette elettroniche potranno essere utilizzate liberamente all’aperto.
Questo aspetto ha suscitato dibattiti, poiché molti si chiedono come verrà applicato il divieto nei dehors e nelle aree pubbliche condivise.
Secondo i dati forniti da Inemar Arpa Lombardia, le emissioni generate dalle sigarette rappresentano il 7% del Pm10 a Milano. Con l’introduzione di queste nuove regole, si spera di ridurre significativamente l’inquinamento atmosferico e migliorare la qualità dell’aria. Tuttavia, non mancano le preoccupazioni da parte dei ristoratori e dei gestori di locali, che temono che il nuovo regolamento possa influenzare negativamente le loro attività.
Michele Berteramo, vicepresidente di Epam Milano, ha sottolineato che i ristoratori non possono sostituirsi ai vigili nel controllo delle distanze e ha evidenziato come i clienti già mostrino attenzione nel rispettare le distanze nei plateatici.
Le multe per chi non rispetta il nuovo regolamento potranno variare da 40 a 240 euro. Tuttavia, è interessante notare che le sanzioni per i divieti già esistenti sono state molto rare.
Questo solleva interrogativi su come verrà effettivamente applicato il nuovo divieto e se ci sarà un’adeguata sorveglianza per garantire il rispetto delle norme. La comunità milanese si prepara a un cambiamento significativo, e sarà fondamentale monitorare l’impatto di queste nuove regole sulla salute pubblica e sull’ambiente.