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Il 30 novembre, l’Auditorium Paccagnini di Castano Primo ospiterà la prima dello spettacolo “Io, il Favoloso Gianni – La vera storia della mia prima vita da Maestro Straordinario”. Questo evento, scritto da Alessandro Colombo, promette di portare il pubblico in un viaggio emozionante attraverso i primi ventitré anni di vita di Gianni Rodari, uno dei più amati autori di letteratura per l’infanzia del ‘900. Lo spettacolo si basa su un libro che ha preso vita grazie all’entusiasmo di una giovane studentessa, Sara Hamcho, che ha spinto Colombo a trasformare le sue idee in un’opera teatrale.
La narrazione si sviluppa attorno al Registro di Classe dell’anno scolastico 1942/43, ritrovato nella scuola di Uboldo, dove Rodari insegnava. Attraverso filastrocche, poesie e favole, il pubblico avrà l’opportunità di esplorare l’evoluzione del pensiero di Rodari, che si muove dal cattolicesimo all’antifascismo, fino al comunismo. Questi temi non solo riflettono il contesto storico dell’epoca, ma anche le esperienze personali che hanno forgiato il carattere dello scrittore, influenzando profondamente la sua futura carriera di autore.
Lo spettacolo vedrà sul palco Alessandro Colombo nel ruolo del giovane Rodari, affiancato da Silvia Chiaravalle, che interpreterà alcune delle più belle poesie e filastrocche dell’autore. Inoltre, Giulia Boretti, una giovane cantante, arricchirà l’esperienza con brani musicali ispirati alle opere di Rodari, accompagnata dal chitarrista Flavio Milan, che curerà anche la regia musicale. La regia audio e luci è affidata a Graziano Dalla Valle, il quale contribuirà a creare un’atmosfera coinvolgente e suggestiva.
Il racconto si snoda attraverso luoghi significativi, dal lago d’Orta al lago di Varese, fino alla provincia di Milano. Ogni tappa rappresenta un pezzo della vita di Rodari, immerso in un’Italia che stava attraversando un periodo di grande cambiamento. Lo spettacolo non è solo un omaggio alla figura di Rodari, ma anche un’opportunità per riflettere su come le esperienze formative possano influenzare il futuro di un individuo.
Concludendo, Colombo invita il pubblico a godere di questa esperienza unica, promettendo che lo spettacolo sarà un viaggio indimenticabile nella vita e nell’opera di uno dei più grandi narratori per bambini.