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Nella mattinata di venerdì 1° luglio il sindaco Beppe Sala ha pubblicato una foto su Instagram che lo ritrae seduto sulla poltrona di Frau mentre indossa una toppa arcobaleno sulla camicia bianca.
“Pronto per il Pride. Per una Milano dei diritti. E dei doveri“, ha scritto nella didascalia il primo cittadino. E ha concluso: “Ci vediamo domani”.
Nei giorni precedenti, in regione non sono mancate le polemiche legate al Pride. La Lombardia respinge ancora una volta la richiesta di patrocinio perché in precedenza alcuni episodi “hanno provocato critiche istituzionali e dell’opinione pubblica”. Evidente il riferimento a quanto accaduto al Pride di Cremona, durante il quale alcuni attivisti hanno portato in corteo una statua della Madonna con il seno in vista.
Il Pirellone verrà illuminato con i colori dell’arcobaleno? Questo ancora non si sa: nei giorni scorsi il consiglio regionale aveva votato una mozione a scrutinio segreto che obbligava la regione ad illuminare per la prima volta nella storia la facciata del grattacielo. Tuttavia, la Lega si è opposta alla misura: il consigliere Bastoni sostiene che ciò non sarà possibile. La delibera di giunta dell’11 aprile esclude l’illuminazione dei palazzi regionali se “il fatto o l’avvenimento” è “divisivo dal punto di vista culturale, sociale, politico o religioso”.
Inoltre, nella delibera di giunta si legge che la richiesta d’illuminazione dovrebbe essere “formalizzata dal legale rappresentante dell’ente richiedente”, tramite Pec, almeno 30 giorni pima della data prevista. Bastoni afferma: “La mozione approvata il 14 giugno è inattuabile.Ora basta c…te e si torni in consiglio regionale ad affrontare i temi fondamentali per i lombardi come le nuove povertà, il caro bollette, il lavoro e la sicurezza”.
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