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Non appena è circolata la notizia di un possibile ritorno di Bruce Springsteen in Italia, migliaia di fan del cantautore statunitense speravano venisse ufficializzata una data, poi la doccia ghiacciata e la ‘denuncia’ di Claudio Trotta: “Chi gestisce lo stadio (San Siro, ndr) ha negato la disponibilità di date“.
Secondo quanto riferito da Claudio Trotta, patron di Barley Arts e fondatore di Slow Music, insieme a Bruce Springsteen, era stato scelto lo stadio San Siro (Milano) come location dove esibirsi. Tuttavia dopo aver inoltrato la richiesta, M-I stadio, la società che gestisce le attività del San Siro, ha comunicato di non poter dare disponibilità di date, pur essendoci live passati che andavano recuperati.
Claudio Trotta ha chiarito che di questa situazione ne è a conoscenza anche il comune di Milano, in particolare: “Il sindaco Sala ne è al corrente, così come il capo di gabinetto del comune e gli assessori […]”. Il patron di Barley Arts ha specificato che l’unica persona che si è esposta dando voce a questa vicenda è l’assessore Filippo Del Corno, il quale con un post sulla sua pagina Facebook si è offerto come mediatore tra il cantautore e la società che gestisce lo stadio San Siro, ciononostante la vicenda non ha avuto alcun seguito.
L’ultima tappa italiana del cantautore statunitense risale al 2016, a Roma, tuttavia la sua vera e propria ‘casa italiana’ è sempre stata San Siro, dove Springsteen si è esibito per ben sette volte. Prima dello scoppio della pandemia erano state programmate quattro tappe in Italia, a oggi neanche una.