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Tutti i femminicidi sono orribili, sono delle uccisioni rivolte a donne per mano di un compagno, un fidanzato o del proprio marito.
Il termine femminicidio sta a significare l’omicidio da parte di un uomo per ragioni di odio, piacere, possesso ed ossessione.
Prende vita nel 1990 per mezzo di Jane Caputi, femminista e di Diana Russel criminologa.
La violenza contro le donne è un atto estremo che porta l’uomo a compiere l’omicidio verso la donna per semplice disprezzo o repulsione.
Purtroppo questo gesto viene compiuto in tutto il mondo, e questo fenomeno viene studiato sopratutto nell’America Latina, quindi centro e sud.
Ci sono state diverse donne molte importanti nella storia che hanno fatto la differenza, ma chi sono?
Idira è stata uccisa da delle guardie della sicurezza a tradimento.
Lottare è dura, ma rimanere vivi lo è ancora di più, e queste grandi donne ne sono la prova.
Il Wall Of Dools, tradotto in italiano ”Il Muro Delle Bambole”, si trova a Milano, più precisamente in Via Amicis. É stato creato come installazione artistica ed è diventato il simbolo contro la violenza sulle donne ed i femminicidi. Questo muro è diventato di fama internazionale tanto da diventare un esempio per altre città.
Jo Squillo è una cantante e conduttrice televisiva, e nel 2013 ebbe un’idea, ossia di creare un’installazione artistica proprio contro la violenza sulle donne e rappresentarle. In pratica si tratta di una griglia attaccata al muro con raffigurato alcune foto di donne uccise e bambole in stoffa.
Per la creazione di tale progetto, aiutarono 30 associazioni no profit, 50 stilisti e 20 artisti, essenzialmente gli studenti della scuola San Giusto, esperte in sartoria, diedero un aiuto fondamentale per il progetto, crearono tantissime bambole in stoffa.
Il muro si trova in luogo pubblico e non in un luogo privato come un museo, questa decisione è stata voluta dall’artista stesso, voleva che il pubblico che passasse di lì guardasse con i loro occhi ciò che succede davvero tutti i giorni, la violenza contro le donne.
La cantante Jo Squillo, ha voluto creare ciò per raffigurare il dolore e la forza davanti a un atto di violenza, di centinaia di vittime ogni anno.
Ma soprattutto voleva che nelle scuole si inserisse l’educazione sessuale e sentimentale per riuscire magari in un futuro a cambiare le cose, e fermare tutti questi femminicidi.
Il capoluogo nella Lombardia, è la prima a creare un muro del genere, dopo Milano la seconda città a fare lo stesso gesto e creare un muro delle bambole è stata Venezia, inaugurato da Donatella Versace nella primavera del 2019.