Argomenti trattati
Claudio Lippi, milanese doc, ma romano di adozione, racconta la sua visione di Milano: una città capace di accogliere ed integrare.
Secondo il famoso conduttore l’unica cosa che manca alla città meneghina è il titolo di capitale morale d’Italia.
È un rapporto d’amore. Ci sono nato, ci ho vissuto 27 anni e so che lì ci sono le mie radici.
L’ordine, l’apertura alla modernità… la capacità di accogliere ed integrare.
Mi si consenta di affermare che non mi appartiene il sentimento dell “Odio”. In particolare, essendo lontano da 48 anni vivo solo il sentimento, dolcemente nostalgico, della città nella quale ho iniziato a vivere anche la mia professionalità.
Sono tantissimi ed è pressoché impossibile fare una selezione. Diciamo che sono molto affezionato a Gino Bramieri, milanese puro.
C’entra poco con Milano ma non scorderò mai una “cotta” per una supplente in terza elementare.
In 48 anni non è cambiato solo il quartiere (tra l’altro ne ho vissuti più di uno): è cambiata Milano, evolvendosi.
“Và a ciapà i ratt”: tradotto “Vai a prendere i topi”, che è un modo meno volgare che corrisponde ad un “Vaffa…..”.
Credo non sia ovvia la risposta ma, in questo momento, è trovare rapidamente la soluzione delle strutture per curare i colpiti da Coronavirus senza far mancare assistenza sia al personale ospedaliero che ad altri pazienti con altre patologie.
Il titolo di capitale morale d’Italia che sarebbe meritatissimo.