Dopo i numerosi successi del 2019 – tra cui il Cresco Awards – arriva un’altra conquista per la città di Milano che tra 175 proposte risulta tra le migliori 20, aggiudicandosi così un finanziamento di circa 5 milioni.
Wish Mi è il progetto che come obiettivi si pone quello di creare una città a misura di giovani e bambini, dove possano avere accesso facilitato ai servizi a loro dedicati.
“I bambini e i ragazzi rappresentano il futuro della nostra città – sono queste le parole dell’assessore all’Educazione Laura Galimberti -. A loro dobbiamo dedicare tutta l’attenzione e l’impegno necessari affinché possano frequentare una scuola adatta alle loro esigenze.
Siano spinti a non abbandonare gli studi e puntino a conseguire un alto grado di istruzione. Siamo orgogliosi che i nostri obiettivi abbiano trovato il sostegno dell’Europa. Cercheremo di utilizzare al meglio questi fondi per il benessere dei piccoli milanesi, con l’intento di non lasciare indietro nessuno e di costruire una scuola sempre più aperta e inclusiva”.
Secondo i dati gli under 18 a Milano sono 225 mila e dopo le analisi è emerso che almeno uno su dieci vive in condizioni critiche.
È per questo motivo che nel bando europeo si è deciso di affrontare il tema della povertà, oltre che al fenomeno di abbandono scolastico. Inoltre vanno presi in considerazione i bisogni a cui il sistema pubblico deve rispondere per garantire a tutti la possibilità di accedere alle opportunità.
Come risponderà a queste problematiche il Comune di Milano? La soluzione pensata è quella di dar vita a una città che consideri i giovani come una risorsa, promuovendo il loro benessere.
Il progetto si svilupperà su tre anni, coinvolgendo tutte le associazioni già impegnate nel territorio. Nascerà una piattaforma digitale per favorire l’accessibilità ai servizi educativi, sociali, culturali e sportivi. Qui i minori potranno attivare alcuni voucher digitali destinati all’acquisto di esperienze educative di gioco. Esisteranno poi sette poli fisici, in cui il personale qualificato si occuperà delle famiglie per indirizzarli verso i servizi educativi e per garantire l’accessibilità alle opportunità.