Oggi è il Giorno della Memoria.
Tra le varie manifestazioni ed incontri che la nostra città proponeva per ricordare l’atrocità, ho trovato particolarmente significativa e piena di emozione la testimonianza di Liliana Segre, sopravvissuta al campo di sterminio di Auschwitz all’età di tredici anni.
Duemila ragazzi delle scuole milanesi hanno ascoltato le sue parole penetranti sul dramma dello Shoah, sulla disumanità nei campi di concentramento e l’angoscia delle selezioni quotidiane tra chi sarebbe stato inviato ai lavori forzati e chi invece sarebbe stato condannato alle camere a gas.
Il prezioso messaggio che è scaturito dal forte e drammatico racconto è però pieno di speranza e positività: bisogna assolutamente amare la vita.
E’ l’unica cosa che realmente possediamo. Fino in fondo.