Categorie: Cultura
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16 Aprile 2008 13:00

Vie e Palazzi di Milano, nona puntata: l'Università Cattolica e il Sacrario ai Caduti

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Prosegue il nostro viaggio alla scoperta delle bellezze di Milano grazie alla rubrica Vie e ai palazzi di Milano.

Oggi scopriremo, attraverso il testo e le foto di Leonardo, l'Università Cattolica ed il Sacrario ai Caduti. Prima però facciamo un riassunto delle "passeggiate" precedenti.

– Prima puntata: Introduzione e storia della scrofa come stemma di Milano
– Seconda puntata: Corso Venezia
– Terza puntata: Palazzo Serbelloni
– Quarta puntata: Via Manzoni e i suoi palazzi
– Quinta puntata: Palazzo Clerici
– Sesta puntata: piazza Belgioioso e dintorni
– Settima puntata: il Liberty a Milano
– Ottava puntata: la Basilica di Sant'Ambrogio

di Leonardo

Immaginate di trovarvi in una vasta area completamente occupata dalle mura di alcuni monasteri, di passeggiare sotto ampi chiostri in compagnia di frati benedettini, frati francescani e monaci cistercensi intenti a pregare.

Immaginate che vi conducano a visitare la basilica di Nabore e Felice, dove il vescovo Ambrogio ritrovò i corpi dei martiri Gervasio e Protasio, che ora gli riposano accanto nella cripta di Sant’ambrogio (vedi puntata n. 8).

Oppure immaginate che vi accompagnino all’interno della maestosa chiesa di San Francesco, grande quasi quanto il Duomo, o che vi conducano all’interno dei monasteri mostrandovi le tante bellezze: absidi, tabernacoli, cappelle, cortili, cripte, celle, orti, oppure le ghiacciaie naturali ricavate sottoterra per la conserva dei viveri.

Chissà, potreste anche incontrare una di quelle donne peccatrici ospitate nella “Casa delle Convertite”, che quando trasgredivano venivano marchiate a fuoco sulla fronte. Oppure potreste visitare la sala dove Leonardo ha dipinto “La Vergine delle rocce”.

Purtroppo tutto questo, "Vergine delle Rocce” a parte, possiamo solo farvelo immaginare: la gran parte di queste bellezze medievali sono andate distrutte intorno al 1500. Possiamo però accompagnarvi a visitare uno degli edifici conventuali fatto riedificare dal Cardinale Ascanio Sforza, fratello di Ludovico il Moro, che lo commissionò al Bramante: dal 1930 questa meraviglia ospita l’Università Cattolica del Sacro Cuore (qui sopra), che si trova in Largo “Agostino Gemelli”, nome del fondatore dell’Università.

Circa a metà dei portici d’ingresso (qui sopra), sulla destra, troverete il cortiletto da dove è visibile la basilica di Sant’Ambrogio (qui sotto).

Procedendo si giunge nel primo cortile attrezzato a verde (qui sotto) in cui potrete ammirare i chiostri e l’edificio che ospita le aule di studio.

Una serena passeggiata lungo i chiostri (che vi mostriamo qui sotto)…

 

vi permetterà di osservare alcuni reperti archeologici fissati lungo le pareti 

e vi condurrà nel secondo cortile anch’esso attrezzato a verde.

Stupendo è l’ex refettorio benedettino riadattato ad aula magna, (qui sotto) 

dove potete ammirare le volte del soffitto (qui sotto) e l’affresco “Le Nozze di Cana”.

Uno splendido organo (qui sotto)

accompagna le funzioni religiose (qui sotto) e ricorrenze, come la Giornata per l’Università Cattolica che promuove iniziative a sostegno dell’Università.

Numerosi sono i nomi della politica, dell’economia e finanza, giornalisti, intellettuali e illustri personalità laureatisi alla Cattolica. Uscendo dall’università, sulla destra, vedrete la Caserma Garibaldi, (qui sotto): un lungo edificio sorto anch’esso su ex muri conventuali.

Ospitò la Caserma dei Veliti, un corpo creato da Napoleone con caratteristiche analoghe a quelle dei futuri bersaglieri.

Di fronte alla caserma il Sacrario dei Caduti in guerra, sorto dove una volta c'era il “coemeterium ad martyres”.

E’ un tempio ottagonale – a ricordo delle otto porte di Milano (Romana, Ticinese, Giovia, Comasina, Vercellina, Nuova, Orientale, Tosa) – realizzato nel 1928 da Giovanni Muzio con la collaborazione di Alpago Novello, Giò Ponti, Tommaso Buzzi e Ottavio Calbiati.

Nel 1973 l’architetto Mario Baccini progettò la parte del Sacrario che si sviluppa su tre livelli sotterranei. La nicchia della parte anteriore del tempio contiene l’imponente statua bronzea di Sant’Ambrogio ad opera dello scultore Adolfo Wildt. La vedete qui sotto.

Attraverso marmoree scale elicoidali (qui sotto)

potrete raggiungere i piani superiori (qui sotto)

e visitare la mostra “Via Crucis oggi” (qui sotto), dove svetta una vivace cupola (seconda foto, sempre qui sotto).

Altre scale elicoidali

vi porteranno nel sottosuolo, dove troverete alcune cappelle (una qui sotto) e le lapidi bronzee con i nomi dei caduti.

Fuori dal sacrario, sul lato destro del cortile, staziona un braciere con la fiamma perpetua.