Categorie: Cultura
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27 Maggio 2007 17:01

Domani si chiude la rassegna "Suoni e Visioni" con "Somma"

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La rassegna "Suoni e Visioni" chiude domani sera al Teatro Dal Verme con uno spettacolo che ne riassume in pieno la vocazione alla multimedialità ed all’incrocio delle culture musicali.

SOMMA, acronimo di Sacred Order of Magic Music and Art, è il progetto multimediale ideato da Eraldo Bernocchi e Petulia Mattioli nel 1995, con l'intento di legare in modo profondo le antiche tradizioni magico-sciamaniche con la tecnologia, l'improvvisazione e un approccio jazz applicato all'elettronica e al concetto del dub.

Nato a partire dalla collaborazione tra Bernocchi e Mattioli ed il poliedrico sciamano del suono Bill Laswell, SOMMA è oggi una performance collettiva con scenografie, light design e multivisioni

Sul palco una ventina di musicisti delle provenienze più disparate: oltre a Bernocchi e Laswell, un gruppo di monaci tibetani, l’ex Almamegretta Raiz, il cantante, compositore e musicista elettronico Lorenzo Esposito Fornasari, il trombettista di punta della scena off Petter Molvaer ed il batterista e percussionista Hamid Drake, già ascoltato in apertura di rassegna in trio con Anthony Braxton ed Hamid Drake.

Tutti concorrono ad evocare una nuova ritualità musicale contemporanea, in cui il mantra, formula base di pratiche sacre e meditative millenarie, si accosta al dub, suono madre delle culture elettroniche contemporanee, in un concerto evento ogni sera diverso, interamente improvvisato, in cui le proiezioni in tempo reale di Mattioli (con l’aiuto di Stefano Cecere) sublimano il concetto di base annullando le differenze tra passato e futuro.

SOMMA ha esordito al Teatro Regio di Torino nel ’96 ed è stato riproposto poi a Trento nel 2001, in occasione della visita di Sua Santità il Dalai Lama, registrando sempre il tutto esaurito.

Il progetto arriva per la prima volta a Milano, e nell’occasione si avvale della collaborazione inedita del collettivo Faraualla, quartetto femminile di voci-strumento nato sull’altopiano delle Murge e dedito alla ricerca delle espressioni vocali di etnie e periodi storici differenti.