E' iniziato ieri, ma potrete vederlo fino al prossimo 3 giugno.
Allo Spazio Mil di Via Granelli (Sesto San Giovanni, in fondo a Viale Sarca) andrà in scena "A est del fiume Lambro", di Emilio Russo con Elena Ghiaurov, Emiliano Masala, Chiara Petruzzelli, Gianni Quillico, Nicola Stravalaci e con Barbara Casini (voce e chitarra), regia Marco Balbi.
Dopo I segreti di Milano, una nuova serie teatrale che ci racconterà la Spoon River della tradizione operaia di Sesto San Giovanni.
Storie di uomini e di fabbriche per raccontare una comunità cresciuta molto in fretta e che ha guardato innalzare e demolire troppi muri.
Una generazione che ha combattuto il fascismo e che ora rischia di soccombere ad un dopoguerra subdolo e retorico. I giochi sembrano fatti, ma qualcuno prova a volare.
La memoria e la storia di un luogo è strettamente connessa alle vicende ed ai destini umani. Ancora di più in un luogo che da fabbrica si fa teatro e non può dimenticarsi di quegli uomini e di quelle storie. Storie che sembrano particolari ed invece sono universali.
Storie che costruiscono la Storia di uomini che diventano classe. Storie di resistenza e di delusioni.
Storie di conquiste e sconfitte. Storie di una città che cresce. Storie di lingue ed abitudini che si intrecciano. Storie di famiglie in fabbrica. Storie di un aereo che vola. Nella Stalingrado d’Italia, a est del fiume Lambro appunto, è appena scoppiato il dopoguerra.
La festa c’è stata, ma è durata troppo poco. I vecchi e i nuovi padroni del denaro e della politica stanno riorganizzando il “nuovo mondo”.
Fuori dalle fabbriche, nuove parole e nuove musiche vengono da lontano e invadono radio, strade e balere. Dentro le fabbriche, i sogni e il coraggio non muoiono…