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Lombardia e governo firmano pre-intesa per l’autonomia regionale

La Lombardia avanza verso una maggiore autonomia con la recente firma di una pre-intesa che coinvolge il governo

Il 18 novembre, a Palazzo Lombardia, è stata siglata una pre-intesa sull’autonomia differenziata, un traguardo atteso da tempo per la regione. Il presidente Attilio Fontana ha aperto la cerimonia con un’affermazione significativa: “Ghe sem propi, ci siamo proprio”. Questa dichiarazione sottolinea la determinazione della Lombardia nell’ottenere competenze regionali più ampie, un percorso avviato dal suo predecessore, Roberto Maroni, che ha saputo guidare la regione verso una maggiore consapevolezza della propria identità e delle proprie esigenze.

Il contesto dell’autonomia differenziata

L’autonomia differenziata è un processo che consente alle regioni italiane di richiedere competenze specifiche su determinate materie. La Lombardia, in particolare, ha avviato questo percorso con un referendum che ha evidenziato la volontà popolare di maggiore autonomia. Fontana ha ricordato come il referendum sia stato una tappa fondamentale per esprimere le aspirazioni dei cittadini lombardi, le cui esigenze non possono più essere ignorate dai governi centrali.

Materie coinvolte nella pre-intesa

Con la recente firma, le materie riguardanti la pre-intesa includono la protezione civile, le professioni, la previdenza complementare e il coordinamento della finanza pubblica in ambito sanitario. Questi settori sono cruciali per la Lombardia e rappresentano un primo passo verso una gestione regionale più autonoma e efficace. Il ministro per gli Affari regionali, Roberto Calderoli, ha confermato che il governo sostiene questo processo e ha evidenziato l’importanza di un approccio graduale e ben pianificato.

Le sfide e le opportunità dell’autonomia

Nonostante l’entusiasmo per questa nuova fase, ci sono anche sfide significative da affrontare. Calderoli ha avvertito che l’autonomia non sarà a costo zero e che è necessario effettuare valutazioni finanziarie per garantire che le risorse siano allocate in modo appropriato. Ha specificato che ci sono stanziamenti previsti, come 20 milioni di euro per la protezione civile, che aumenteranno negli anni successivi, ma ha anche sottolineato che le regioni devono dimostrare la capacità di utilizzare in modo efficiente i fondi disponibili.

Il ruolo della Lombardia nel panorama nazionale

La Lombardia si propone come un modello per altre regioni italiane, spingendo per un approccio più decentralizzato che possa portare a una gestione più responsabile e vicino alle esigenze locali. Fontana ha espresso fiducia nel fatto che questo percorso non solo porterà benefici diretti alla Lombardia, ma avrà anche un impatto positivo sulle altre regioni, contribuendo a un quadro più equilibrato di governance in Italia. La riforma dell’autonomia è vista come un’opportunità per migliorare i servizi pubblici e per rafforzare l’identità regionale.

In conclusione, la firma della pre-intesa sull’autonomia differenziata rappresenta un momento cruciale nella storia della Lombardia. Con un chiaro mandato politico e la volontà di procedere, la regione è pronta a intraprendere un cammino di maggiore autonomia, che riflette le aspirazioni dei suoi cittadini e risponde alle sfide del futuro. L’autonomia, quindi, non è solo un obiettivo, ma un’opportunità per costruire un futuro migliore per la Lombardia.

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