×

Sostenibilità: il volto nascosto di un’illusione collettiva

La sostenibilità è un mantra moderno, ma cosa c'è davvero sotto la superficie? Esploriamo le verità scomode.

Diciamoci la verità: il termine “sostenibilità” è diventato un vero e proprio buzzword, utilizzato e abusato, ma pochi si interrogano sul suo significato reale. Non si tratta soltanto di riciclare la plastica o di adottare energie rinnovabili; è un concetto complesso e frequentemente contraddittorio.

Fatti e statistiche scomode indicano che, nonostante gli sforzi globali, il 90% della plastica prodotta non viene riciclata. Inoltre, uno studio recente ha mostrato che solo il 20% delle aziende che dichiarano di essere “sostenibili” ha effettivamente implementato pratiche che riducono in modo significativo le loro emissioni di carbonio.

La realtà è meno politically correct: molte delle soluzioni proposte non sono altro che operazioni di marketing, piuttosto che risposte concrete ai problemi ambientali. L’industria della moda, ad esempio, promuove marchi “eco-friendly” mentre continua a produrre volumi enormi e insostenibili di abbigliamento.

Quindi, l’analisi controcorrente della situazione invita a riflettere: quanto di ciò che si fa per sostenere il pianeta è genuino? È più facile abbracciare il greenwashing anziché affrontare le sfide reali che ci si presentano?

In conclusione: la sostenibilità rappresenta un’illusione rassicurante, ma il re è nudo, e ve lo dico io: è necessario essere più critici riguardo a ciò che ci viene presentato. La vera sostenibilità richiede cambiamenti profondi e non semplici slogan pubblicitari.

Invito al pensiero critico: prima di applaudire ogni iniziativa “verde”, è opportuno chiedersi: è realmente sostenibile o è solamente un’altra facciata? Solo attraverso una riflessione profonda si può sperare di apportare cambiamenti significativi.

Leggi anche