Rho si prepara a una rivoluzione nel parcheggio con il nuovo Parcheggio Spugna: ecco cosa aspettarsi.

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Diciamoci la verità: quando si parla di lavori pubblici, spesso si è di fronte a promesse che risultano più fumo che arrosto. Tuttavia, a Rho, qualcosa sta cambiando, non si tratta di un’illusione. La trasformazione dell’ex parcheggio di via Redipuglia in Parcheggio Spugna rappresenta un esempio di progressi tangibili, sebbene non manchino le ombre da considerare.
La trasformazione del parcheggio di Rho
Il progetto avviato nei pressi di via Redipuglia è giunto a conclusione con qualche giorno di anticipo. Questo potrebbe sembrare un evento raro nel panorama dei lavori pubblici, dove le scadenze tendono a slittare. Tuttavia, la realtà è meno politically correct: per far spazio a questo nuovo spazio di sosta, è stato imposto un senso unico che ha generato malumori tra gli automobilisti.
Oltre alle lamentele, la creazione di nuovi posti auto gratuiti rappresenta un passo importante, specialmente in una zona dove la sosta è sempre stata problematica. Il Parcheggio Spugna è dotato di pavimentazione drenante, un elemento fondamentale per la gestione delle acque piovane. Tuttavia, resta da interrogarsi se questo sia sufficiente a risolvere i problemi di sosta e traffico di Rho.
Un cantiere che non si ferma mai
Il progetto, gestito dal gruppo Cap e finanziato con i fondi Pnrr, prevede una suddivisione in fasi. L’idea è chiara: realizzare un sistema di parcheggi che possa servire i cittadini in modo efficiente. Tuttavia, c’è chi sostiene che l’amministrazione stia semplicemente cercando di mettere una pezza a una situazione di degrado preesistente. I lavori attorno al cimitero, che si stanno svolgendo in più fasi, evidenziano la necessità di investire in infrastrutture, ma anche come i tempi di attuazione possano sembrare eterni.
Con la riapertura di alcune aree e l’inizio di nuovi lavori, si prevede un incremento di circa 100 stalli gratuiti. Tuttavia, resta da chiedersi se tali misure saranno sufficienti. Con l’arrivo della stagione invernale e l’aumento della domanda di parcheggio, il rischio è che si tratti di un palliativo, mentre il problema di fondo rimane irrisolto.
Riflessioni finali e sguardo critico
In conclusione, la trasformazione del parcheggio di Rho rappresenta un passo nella direzione giusta, ma non si possono ignorare le questioni più ampie che circondano la mobilità urbana. La facilità di accesso ai parcheggi è solo una parte del puzzle. La vera sfida riguarda come questa iniziativa si inserisca in un contesto più vasto di pianificazione urbana.
So che non è popolare dirlo, ma senza un piano coerente e lungimirante, si rischia di festeggiare successi parziali mentre si continua a combattere contro un sistema che non è mai stato realmente riformato. È opportuno riflettere su cosa significhi realmente migliorare la città oltre i lavori di un parcheggio e su come garantire che queste trasformazioni siano sostenibili nel lungo termine.