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La vendemmia dell’Oltrepò: crisi e speranze di un settore in difficoltà

Scopri come la vendemmia dell'Oltrepò si confronta con le difficoltà e le speranze per il futuro.

La vendemmia in Oltrepò Pavese rappresenta una questione complessa, che racchiude speranze e delusioni. Mentre le uve bianche si avviano verso la conclusione, l’attenzione si sposta sulle rosse, in particolare barbera e croatina. Tuttavia, molte aziende si trovano in bilico, indecise se conferire le loro uve alla cantina sociale. Segnali preoccupanti non possono essere ignorati.

Un’annata che fa discutere

Le cooperative, come Terre d’Oltrepò, si trovano in una situazione critica, non solo a causa del clima. Il pagamento della vendemmia del 2024 è in forte ritardo, con i soci che hanno ricevuto solo un acconto del 20%. Questa incertezza economica ha messo a rischio la sopravvivenza di molte aziende. Mentre alcuni produttori decidono di perseverare, altri, spaventati e disillusi, scelgono di non portare le loro uve, temendo ulteriori difficoltà. Fino ad oggi, circa 30mila quintali di uva sono stati conferiti alla cantina di Broni, un dato significativo ma ben lontano dai 400mila quintali che costituivano la norma qualche anno fa.

Statistiche scomode e prospettive incerte

È opportuno smontare il mito che la vendemmia in Oltrepò sia sempre un successo. Nel 2024, l’epidemia di peronospora e l’assenza di conferimenti da parte di molti soci hanno portato a un raccolto di “soli” 170mila quintali. Le previsioni per quest’anno parlano di ulteriori cali, con stime che si aggirano tra i 70 e gli 80mila quintali. Questo rappresenta un segnale allarmante per un settore che ha sempre fatto affidamento su numeri ben più consistenti. Le aziende devono affrontare un futuro incerto, poiché la diminuzione della produzione potrebbe comportare non solo una crisi economica, ma anche la perdita di un patrimonio culturale e vinicolo distintivo.

Conclusioni che disturbano

In questo contesto, è necessario riflettere sul futuro della cooperativa e dell’intero settore vinicolo. Le scelte odierne determineranno il panorama vitivinicolo di domani. Si è di fronte a una crisi, ma anche a una possibilità di riscatto. Solo attraverso un’analisi critica e una strategia chiara, le aziende possono sperare di rialzarsi. È fondamentale che i produttori riconoscano le sfide e non si lascino ingannare da facili ottimismi. Senza un intervento deciso e consapevole, il futuro dell’Oltrepò potrebbe risultare ben più buio di quanto si immagini.

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