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Rhodense: tra ambizioni e realtà del campionato di Eccellenza

Un'analisi sincera delle aspettative della Rhodense nel campionato di Eccellenza.

Diciamoci la verità: quando si parla di ambizioni calcistiche, le parole spesso volano più in alto della realtà. Ma Massimo Pasquetti, direttore generale della Rhodense, non sembra avere paura di esporsi. In una chiacchierata franca, ha delineato le aspettative per la prossima stagione di Eccellenza, una sfida che si preannuncia intensa e ricca di sorprese. La preparazione della squadra guidata da mister Greco è già in corso, e non manca di suscitare curiosità e interrogativi.

Un inizio promettente

La Rhodense ha già messo in moto i motori: il 7 agosto segna l’inizio ufficiale della preparazione. Durante il primo incontro con l’Oltrepo, si sono intraviste le potenzialità della squadra, ma è chiaro che solo il tempo dirà se le aspettative di Pasquetti si avvereranno. «Abbiamo rinforzato la rosa con diversi giocatori di categoria», afferma con una certa sicurezza. Tuttavia, il suo sorriso nasconde una consapevolezza: il cammino verso la vetta è irto di ostacoli e altre squadre hanno investito in modo ben più consistente.

«Non vogliamo nasconderci», continua Pasquetti. «Ci aspettiamo di essere tra i protagonisti, ma sappiamo che ci sono squadre costruite ad hoc per vincere». E qui emerge un’osservazione scomoda: le aspirazioni e la realtà spesso non coincidono. Le squadre che hanno fatto investimenti pesanti, come certi club rivali, non possono essere sottovalutate. Ci chiediamo: la Rhodense sarà in grado di tener testa a questi colossi?

La rosa e le scelte difficili

Il direttore generale ammette candidamente che, se fosse stato per lui, avrebbe mantenuto tutti i giocatori della passata stagione. La perdita di elementi come Urso e Pedergnana è una ferita che brucia. «Hanno del potenziale e faranno bene altrove», dice, ma la frustrazione è palpabile. La scelta di allenarsi nel pomeriggio ha sicuramente avuto un impatto sulla configurazione della squadra, costringendo alcuni a lasciare la Rhodense per motivi di lavoro.

In questo contesto, l’arrivo di Giangaspero è visto come un colpo di fortuna. «Non ha bisogno di presentazioni», puntualizza Pasquetti, sottolineando la familiarità e la competenza del nuovo acquisto. E poi c’è Locati, un giocatore inseguito a lungo e ora finalmente a disposizione: «Sarà un piacere vederlo in campo con la nostra maglia». Ma ci si può davvero fidare di queste nuove leve? Solo il campo potrà dircelo.

Una filosofia da difendere

La strategia della Rhodense non cambia, e Pasquetti lo ribadisce con convinzione: la crescita dei giovani resta una priorità. La presenza del direttore sportivo Francesco Allodi, che ha recentemente appeso gli scarpini al chiodo, è vista come un vantaggio. La sua esperienza da calciatore aiuta a mantenere un rapporto più diretto e autentico con i giocatori.

«Tutti i calciatori contattati si sono presentati», afferma Pasquetti, e questa è una chiara indicazione della credibilità della Rhodense nel panorama calcistico. Ma la domanda è: basterà a competere con le squadre più forti? La risposta, come sempre nel calcio, è incerta. Ci saranno sorprese, e la Rhodense ha dimostrato in passato di saper essere una mina vagante. Ma il campionato di Eccellenza è un terreno difficile, e le insidie sono sempre dietro l’angolo.

La realtà è meno politically correct: le ambizioni sono belle da avere, ma la strada per realizzarle è costellata di sfide. La Rhodense è pronta a combattere, ma serve anche una dose di fortuna. Ora più che mai, il pensiero critico è fondamentale: non tutto ciò che luccica è oro, e il calcio, come la vita, è pieno di sorprese. E noi, da tifosi e appassionati, dobbiamo essere pronti a qualsiasi esito.

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