Riscoprire le tradizioni, l'artigianato e la cultura locale: la fiera di San Bartolomeo a Ossona è un evento imperdibile.

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Ossona, un comune che non si è lasciato sopraffare dalla monotonia del quotidiano, si prepara a riempirsi di colori e sapori grazie alla «Antica Fiera di San Bartolomeo». Diciamoci la verità: non è solo un evento locale, ma un vero e proprio tuffo nelle tradizioni di un territorio che vuole resistere all’omologazione culturale. Domani, domenica 24 agosto, il centro del paese e il parco Villa Bosi torneranno a vivere grazie a questa manifestazione, frutto della collaborazione tra il Comune e le associazioni locali come la Pro Loco «Morus Nigra», gli Agricoltori ossonesi e la ConfCommercio dell’Alto Magentino.
Un viaggio attraverso arte e cultura
La fiera non è solo un mercato di prodotti tipici, ma un vero e proprio itinerario tra arte e cultura. All’interno della villa comunale, si potranno ammirare diverse esposizioni, tra cui una mostra fotografica curata dall’associazione Adel, intitolata “Ric-Amati”. Questa raccolta, composta da 30 fotografie, racconta le storie di donne di tutto il mondo che tessono bellezza attraverso il ricamo e la cucitura. È un invito a riflettere su quanto il lavoro manuale, spesso sottovalutato, sia in realtà portatore di storie e tradizioni.
In un’epoca in cui il digitale sembra aver preso il sopravvento, questa mostra rappresenta una boccata d’aria fresca, ricordandoci che l’arte del fare è viva e vegeta. Il sindaco, Giovanni Venegoni, sottolinea l’importanza di tali iniziative per riscoprire e tramandare l’identità locale. Non sarebbe bello tornare a valorizzare il lavoro manuale e la creatività che ci circonda?
Le radici di Ossona nel mondo
Un’altra esposizione degna di nota è quella curata da Stefania Savio, che racconterà il viaggio di ossonesi emigrati in America, precisamente a St. Louis. In un’epoca dove si parla tanto di immigrazione e delle sue conseguenze, questo racconto offre una prospettiva diversa, quella di chi ha lasciato la propria terra per ricostruirsi una vita altrove. La nostalgia, le tradizioni e l’identità culturale sono temi universali che uniscono generazioni e culture diverse.
È fondamentale non dimenticare le radici, e questo evento rappresenta un’opportunità per riflettere su quanti di noi abbiano storie simili da raccontare. La mostra non solo celebra la storia degli ossonesi all’estero, ma invita tutti a confrontarsi con la propria storia, a riscoprire l’importanza delle proprie origini. So che non è popolare dirlo, ma quante volte ci siamo sentiti lontani da casa, anche quando siamo fisicamente presenti?
Un festival di sapori e passione
Ma la fiera non è solo arte e cultura. Le vie del paese e il cortile di Villa Bosi saranno animate da esposizioni di mezzi agricoli, giostre per i più piccoli e bancarelle di artigianato e gastronomia. Qui si può davvero respirare l’essenza di Ossona, con piatti tipici preparati con ingredienti locali. Gli appassionati di antiquariato troveranno nell’esposizione di Emilio Porrati un vero tesoro, con oggetti d’epoca che raccontano storie di un passato non così lontano.
La realtà è meno politically correct: in un mondo che corre veloce, eventi come questo ci ricordano l’importanza di rallentare e apprezzare le piccole cose. L’incontro con l’antiquariato, con la storia e le tradizioni locali, ci offre un’opportunità di riflessione su dove siamo e da dove veniamo. Non è ora di riscoprire il valore delle nostre tradizioni?
Conclusione e invito al pensiero critico
La Fiera di San Bartolomeo non è solo un evento da segnare in agenda, ma un’occasione per riflettere su cosa significhi appartenere a una comunità. È un invito a tutti noi a riscoprire le nostre tradizioni, a valorare il lavoro degli artigiani locali e a comprendere che la cultura è un patrimonio da preservare. In un’epoca di globalizzazione e omologazione, è fondamentale fare il tifo per chi, come Ossona, si batte per mantenere vive le proprie tradizioni.
In questo contesto, vi invitiamo a guardarvi attorno e a partecipare attivamente a eventi che celebrano la storia e la cultura del nostro territorio, non solo per divertirvi, ma anche per contribuire a un dialogo più ampio su chi siamo e cosa rappresentiamo. Allora, che ne dici? È il momento giusto per far sentire la nostra voce e il nostro amore per le tradizioni!