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La necessità di bilanciare energie rinnovabili e tutela del territorio

Una riflessione sulla necessità di un approccio equilibrato nello sviluppo delle energie rinnovabili.

La crescita delle energie rinnovabili è un tema che ci tocca da vicino, ma ci dobbiamo chiedere: a quale costo? L’adozione di tecnologie come il fotovoltaico non può avvenire a scapito della salvaguardia del nostro territorio. In questo articolo, esamineremo la recente direttiva Red III e le sue implicazioni per il paesaggio e l’agricoltura, evidenziando l’importanza di un approccio ponderato e rispettoso dell’ambiente.

La direttiva Red III e i suoi obiettivi

Nel 2023, la Commissione Europea ha approvato la direttiva Red III, un passo significativo all’interno del Green Deal. L’intento è chiaro: incrementare la produzione di energia rinnovabile per affrontare le sfide climatiche. Tuttavia, il modo in cui questo obiettivo viene perseguito suscita non poche preoccupazioni. Infatti, la norma consente la realizzazione di impianti fotovoltaici anche su terreni agricoli, semplificando le procedure di autorizzazione. Questo potrebbe portare a una proliferazione di pannelli solari in aree coltivate o in parchi pubblici, senza considerare adeguatamente il paesaggio e le esigenze delle comunità locali. Ma è davvero giusto sacrificare il nostro patrimonio naturale in nome della sostenibilità?

Il Governo italiano ha cercato di controbilanciare questa tendenza con un decreto che consente alle Regioni di stabilire dove non siano ammissibili tali impianti. Tuttavia, questo decreto è stato impugnato da associazioni ambientaliste preoccupate per il potenziale rallentamento degli obiettivi climatici europei. La conseguenza è che, pur avendo la facoltà di dire no, le decisioni delle Regioni possono essere facilmente annullate, lasciando spazio a progetti controversi che potrebbero non rispettare il contesto locale. È evidente che c’è un conflitto tra la necessità di produrre energia e la responsabilità di proteggere il nostro ambiente.

Il caso del milanese: un esempio emblematico

Un caso emblematico si registra nel milanese, dove è emerso un progetto per un impianto fotovoltaico su quasi 90 ettari di terreno, che include aree nel Parco Il Gelso. Questo intervento avrebbe un impatto significativo sul paesaggio, compromettendo la biodiversità e la qualità ambientale della zona. Qui si manifesta un conflitto tra la necessità di una transizione ecologica e la salvaguardia dell’ambiente. Ma la domanda è: a quale prezzo?

Il consigliere regionale Giulio Gallera ha sollevato la questione in Consiglio, evidenziando che la transizione ecologica non deve diventare una scusa per distruggere il territorio. È fondamentale promuovere il fotovoltaico, ma solo in luoghi appropriati, come tetti, capannoni e aree industriali dismesse, evitando l’uso di terreni agricoli e spazi verdi. Questo approccio non è solo di buon senso: tiene conto anche della vita quotidiana delle persone che abitano in queste aree e che meritano di vedere rispettato il loro ambiente. Chiunque abbia vissuto in una zona colpita da progetti infrastrutturali sa quanto sia cruciale trovare un equilibrio.

Lezioni pratiche per i decision maker

La questione della sostenibilità delle energie rinnovabili deve essere affrontata con un approccio integrato e lungimirante. È cruciale che i decisori politici considerino gli impatti a lungo termine delle loro scelte. Chiunque abbia esperienza nel lancio di progetti sa che è fondamentale trovare un equilibrio tra crescita economica e protezione del territorio. Questo richiede dati concreti e un dialogo costante con le comunità locali, che non devono essere viste come ostacoli, ma come preziosi alleati.

Le esperienze passate di fallimento nella gestione di progetti energetici ci insegnano che ignorare le preoccupazioni locali può portare a conflitti e ritardi. I dati di crescita raccontano una storia diversa: per ottenere un vero product-market fit, è essenziale che le soluzioni siano sostenibili e accettabili per tutti gli attori coinvolti. In questo modo, possiamo davvero guardare al futuro con ottimismo.

Takeaway azionabili

  • Promuovere il fotovoltaico solo in aree adatte, evitando terreni agricoli e spazi verdi.
  • Incoraggiare un dialogo aperto e costruttivo con le comunità locali per comprendere le loro preoccupazioni.
  • Utilizzare dati e analisi per supportare decisioni informate e sostenibili.
  • Considerare l’impatto a lungo termine delle scelte politiche sulla qualità della vita delle persone.

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