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Analisi dei temporali a Milano: cause e soluzioni sostenibili

Un'analisi approfondita sui cambiamenti climatici e le risposte della città di Milano agli eventi meteorologici estremi.

Negli ultimi anni, Milano ha assistito a un’autentica escalation di eventi meteorologici estremi, con temporali tanto violenti da mettere a dura prova le nostre infrastrutture urbane. Ma cosa sta realmente accadendo? È fondamentale andare oltre le apparenze e analizzare i dati per comprendere le cause di questi fenomeni e le possibili soluzioni da attuare. Sei pronto a scoprire di più?

Un aumento dei fenomeni estremi: i dati parlano chiaro

Secondo le analisi del Servizio Sviluppo Sostenibile della Città Metropolitana di Milano, il cambiamento nei modelli di precipitazione è sotto gli occhi di tutti. Un secolo fa, Milano riceveva pioggia per ben 95 giorni all’anno; oggi, quel numero è sceso a 79. Ti sembra strano? Nonostante la diminuzione dei giorni di pioggia, la quantità totale di precipitazioni rimane pressoché invariata. Questo significa che l’acqua cade in eventi sempre più intensi e concentrati, creando potenziali situazioni di allagamento.

Per farti un’idea concreta, un evento estivo medio può corrispondere a oltre 23 milioni di metri cubi di acqua, una quantità che riempirebbe quasi 1.930 stadi di San Siro. I dati indicano anche che i mesi di maggio e novembre stanno diventando sempre più critici, con picchi di precipitazioni che si verificano con maggiore frequenza negli ultimi 15 anni. E non è finita qui: c’è una disparità nella distribuzione delle precipitazioni tra il nord e il sud della metropoli, con il nord che registra circa 1.200 mm di pioggia all’anno, rispetto ai soli 710 mm del sud. Come si può spiegare tutto ciò?

Perché gli allagamenti? La questione del run-off

Quando parliamo di temporali violenti e allagamenti, è cruciale considerare il fenomeno del run-off, ovvero il deflusso dell’acqua. In aree altamente urbanizzate, il terreno impermeabile impedisce all’acqua di essere assorbita; di conseguenza, in caso di piogge intense, i sistemi di drenaggio non riescono a gestire il volume d’acqua e si generano allagamenti. I dati di capacità di assorbimento del suolo mostrano che il 84% dell’acqua piovana non viene trattenuta, ma scorre via, creando un significativo rischio idraulico per la città.

In periodi di caldo intenso, il terreno si secca ulteriormente, riducendo ancora di più la sua capacità di assorbire le precipitazioni. Le mappe di rischio idraulico, elaborate tramite il progetto LIFE Metro Adapt, evidenziano che le aree più vulnerabili sono proprio Milano e il suo nord-est. Qui, la generazione di run-off è particolarmente elevata, rendendo necessari interventi mirati per mitigare il problema. Come possiamo affrontare questa sfida?

Azioni concrete per un futuro sostenibile

La Città Metropolitana di Milano non è rimasta a guardare. Sono stati progettati strumenti di analisi per studiare e gestire le conseguenze dei fenomeni climatici estremi. Un esempio significativo è il progetto Città metropolitana Spugna, finanziato dal PNRR, che promuove interventi di drenaggio urbano sostenibile e bioritenzione per migliorare la gestione delle acque. Queste misure includono l’implementazione di soluzioni naturali per trattenere l’acqua in eccesso e favorire l’assorbimento delle precipitazioni. E tu, cosa ne pensi di queste iniziative?

Inoltre, la forestazione urbana rappresenta un’altra strategia chiave per aumentare la permeabilità del suolo e ridurre il fenomeno delle isole di calore. Maggiore attenzione alla sostenibilità ambientale nei piani di sviluppo non solo aiuta a mitigare gli effetti dei temporali, ma contribuisce anche a migliorare la qualità della vita per i cittadini. È un passo nella giusta direzione, non credi?

Takeaway: cosa possono imparare le città

Le esperienze di Milano dimostrano che l’analisi dei dati è fondamentale per comprendere le dinamiche climatiche e le loro conseguenze. Non basta solo reagire agli eventi estremi; è essenziale pianificare in anticipo e implementare soluzioni sostenibili. Le città che affrontano simili sfide devono adottare un approccio basato su dati concreti e strategie a lungo termine per garantire la resilienza delle loro infrastrutture e la sicurezza dei loro cittadini. E tu, sei pronto a contribuire a questo cambiamento?

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