Il sottomarino Enrico Toti festeggia 20 anni al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia, con nuove iniziative per rendere le visite accessibili a tutti.

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Il 2025 sarà un anno speciale per il sottomarino Enrico Toti, che festeggerà vent’anni dalla sua esposizione al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano. Ma non si tratta solo di una celebrazione: è l’occasione perfetta per riflettere su come l’innovazione e l’accessibilità possano andare di pari passo. La storia del Toti non è solo un capitolo del passato, ma un modello per il futuro.
Riapertura delle visite e interventi di riqualificazione
Dopo una pausa forzata per lavori di riqualificazione delle aree esterne, le visite al sottomarino sono riprese il 22 luglio. Finalmente, i visitatori possono tornare a esplorare questa meraviglia della tecnologia! Durante il periodo estivo, il sottomarino sarà aperto tutti i giorni, dal martedì alla domenica, dalle 10:30 alle 13:00. Ma attenzione: dal 9 settembre tornerà a una programmazione di aperture solo nei weekend e festivi.
Questa riapertura non è solo un ritorno alla normalità. Infatti, è accompagnata da un’importante innovazione: l’introduzione di nuovi pannelli didascalici pensati per l’accessibilità. Non si tratta solo di informazioni visive, ma di un vero e proprio impegno per garantire l’accesso anche a persone non vedenti e ipovedenti. Grazie a un modello tridimensionale, una tavola tattile e testi in braille, il Museo sta facendo un significativo passo avanti verso l’inclusione. Ti sei mai chiesto quanto possa essere importante sentirsi accolti in un luogo pubblico?
Il viaggio del Toti: un’impresa straordinaria
Il 14 agosto 2005, il sottomarino Enrico Toti ha intrapreso un viaggio memorabile, accolto da oltre 150.000 persone che lo hanno seguito lungo il percorso. Non è solo una storia di spostamento fisico, ma un esempio di come un progetto possa unire le persone e generare interesse collettivo. Il viaggio è iniziato da Cremona, dove il Toti è stato caricato su un carrello eccezionale, lungo 60 metri e dotato di 30 assi e 250 ruote pneumatiche, per un totale di 93 chilometri di percorso attraverso la Lombardia.
Questo trasporto non solo ha evidenziato la complessità logistica necessaria per esporre un oggetto di tali dimensioni, ma ha anche messo in luce l’importanza di una pianificazione meticolosa e di una visione chiara. La sfida non è stata solo tecnica, ma ha richiesto anche un impegno per garantire la sicurezza del patrimonio storico e culturale rappresentato dal Toti. Chiunque abbia lanciato un prodotto sa che la preparazione è fondamentale per il successo.
Lezioni pratiche per il futuro
Il caso del sottomarino Enrico Toti offre spunti importanti per chi lavora nel settore culturale o nella progettazione di spazi espositivi. La prima lezione? La pianificazione e l’attenzione ai dettagli sono cruciali. Ho visto troppe startup fallire per mancanza di preparazione e visione: il Toti è un esempio lampante di come, con la giusta strategia, si possano affrontare anche le sfide più ardue.
In secondo luogo, l’accessibilità non deve essere vista come un mero obbligo, ma come un’opportunità per ampliare il proprio pubblico. Investire in soluzioni inclusive non solo arricchisce l’esperienza di visita, ma dimostra anche un impegno verso la comunità. I dati di crescita raccontano una storia diversa: comprendere il proprio pubblico è essenziale per il successo a lungo termine.
Takeaway azionabili
- Investire in accessibilità: Non è solo un obbligo legale, ma un’opportunità per attrarre nuovi visitatori.
- Pianificare meticolosamente: Ogni progetto deve avere una strategia chiara e una visione di lungo termine.
- Impegnarsi nella comunità: Un evento come il trasporto del Toti può unire le persone attorno a una causa comune.