La nuova legge sul clima in Lombardia solleva interrogativi su risorse e attuabilità.

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La recente approvazione della legge per il clima da parte del Consiglio regionale della Lombardia ha acceso un ampio dibattito. Mentre la maggioranza rivendica con orgoglio questo provvedimento come un passo storico verso la sostenibilità, l’opposizione alza la voce per criticare la mancanza di fondi e l’assenza di misure concrete. Ma ci si deve chiedere: questa legge rappresenta davvero un cambiamento significativo o si tratta solo di un’altra dichiarazione di intenti?
Un’analisi dei numeri e delle promesse
Approvata con 41 voti favorevoli, 19 contrari e un astenuto, la legge prevede un processo di decarbonizzazione in linea con le strategie europee per il 2050. Tuttavia, è fondamentale analizzare se le misure previste siano sufficienti per affrontare le sfide climatiche attuali. Il provvedimento, articolato in 16 punti, include l’apertura al nucleare come fonte energetica, una scelta controversa che ha scatenato reazioni contrastanti tra gli attori politici e la società civile. Le dichiarazioni di orgoglio da parte di esponenti della maggioranza, come l’assessore Giorgio Maione, che ha definito la legge come “la legge bandiera di questa legislatura”, devono essere confrontate con l’effettivo impatto che questa normativa avrà.
Ma quali sono i veri dati di crescita e i risultati attesi? Secondo il vicepresidente del Consiglio, Giacomo Cosentino, la legge introduce i “Patti Territoriali di Sostenibilità” per promuovere accordi tra enti pubblici e privati. Questo è un approccio interessante, ma la vera domanda è: ci sono risorse adeguate per far funzionare questi patti? Sono stati stanziati solo 400mila euro per il 2025, una cifra esigua rispetto al miliardo di euro che annualmente la Lombardia destina a spese per il clima. Inoltre, la mancanza di fondi per l’efficientamento energetico delle case e per la mobilità sostenibile rappresenta una lacuna preoccupante.
Successi e fallimenti nel contesto legislativo
Riflettendo su casi simili, ho visto troppe startup fallire per mancanza di una visione chiara e di risorse adeguate. La storia ci insegna che anche le migliori intenzioni possono andar sprecate senza un piano d’azione concreto. Le critiche mosse dai rappresentanti dell’opposizione, come Pierfrancesco Majorino del PD, evidenziano il rischio di una legge che rimane solo “un insieme di buone intenzioni”. È quindi utile confrontare questa situazione con altre iniziative legislative che, pur avendo un forte supporto iniziale, non hanno prodotto risultati tangibili a causa di una cattiva pianificazione e di una scarsità di fondi.
Un esempio emblematico è quello di alcune leggi ambientali approvate in passato, che pur avendo ricevuto un consenso iniziale, si sono dimostrate inefficaci per la mancanza di implementazione pratica. Se la Lombardia non riuscirà a garantire i fondi e il supporto necessari per l’attuazione di questa legge, rischia di fare la stessa fine. La vera sfida risiede nell’equilibrare le ambizioni con la realtà economica e sociale del territorio.
Lezioni pratiche per i decisori e i founder
Per i decisori, la lezione qui è chiara: senza un’adeguata allocazione delle risorse e una pianificazione strategica, anche le leggi più promettenti possono rimanere sulla carta. È fondamentale che chi si occupa di politiche ambientali consideri le esigenze specifiche delle comunità locali e assicuri che le risorse siano disponibili per la loro attuazione. Inoltre, la trasparenza nella gestione dei fondi e dei patti territoriali è cruciale per garantire la fiducia pubblica.
Per i founder e gli imprenditori, l’insegnamento è di essere realistici riguardo alle promesse fatte dai governi. Le opportunità di finanziamento e i progetti di collaborazione devono essere valutati criticamente, considerando non solo le dichiarazioni di intenti, ma anche i dati concreti e le risorse disponibili. È imperativo lavorare su modelli di business sostenibili che possano adattarsi a scenari mutevoli, proprio come in una startup dove il product-market fit è essenziale per il successo.
Takeaway azionabili
- Valutare attentamente le leggi e i regolamenti, cercando sempre dati concreti e risorse disponibili.
- Promuovere la trasparenza nella gestione delle risorse pubbliche per costruire fiducia e sostenere l’attuazione delle politiche.
- Adottare un approccio adattivo e flessibile, in grado di rispondere rapidamente ai cambiamenti nel contesto politico ed economico.
- Incoraggiare la collaborazione tra enti pubblici, privati e comunità locali per massimizzare l’impatto delle iniziative ambientali.