Scopriamo le problematiche legate alla chiusura delle scuole medie a Nerviano e le reazioni della comunità.

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La recente riorganizzazione scolastica a Nerviano ha acceso un acceso dibattito. La chiusura delle scuole medie ha sollevato interrogativi e polemiche, e Scossa Civica, un gruppo di ex consiglieri comunali, non ha risparmiato critiche sulla gestione di questo processo. Ma cosa è andato storto? La mancanza di coinvolgimento delle famiglie e una trasparenza insufficiente sono solo alcune delle questioni sollevate.
Un processo decisionale controverso
Siamo partiti dalla prima assemblea pubblica del 6 maggio 2025, e da lì le cose non sono migliorate. Scossa Civica ha messo in luce come le decisioni sembrassero già prese, senza un vero e proprio confronto con le famiglie e i cittadini. Questo approccio, che sa tanto di adempimento burocratico piuttosto che di un autentico processo partecipativo, non fa altro che alimentare preoccupazioni sulla qualità della governance educativa.
È interessante notare che è stato creato un ‘tavolo permanente’ per dare l’illusione di un confronto, ma si è riunito una sola volta e senza produrre risultati significativi. Chiunque abbia esperienza nella gestione di progetti sa che il coinvolgimento degli stakeholder è cruciale: ignorare le voci delle famiglie significa compromettere la sostenibilità della riorganizzazione stessa. E qui ci troviamo di fronte a una domanda scomoda: come possiamo aspettarci un cambiamento positivo se il dialogo è così limitato?
La mancanza di informazione e di chiarezza
Durante l’assemblea, le famiglie non hanno nascosto la loro frustrazione per la mancanza di dettagli cruciali riguardo alla logistica scolastica, come orari, mensa e trasporti. Le risposte delle autorità comunali si sono rivelate vaghe e generiche, con promesse di valutazione che non si sono tradotte in azioni concrete. Questa incertezza è un indicatore chiaro di cattiva gestione e può portare a un alto churn rate, un problema che ho visto troppe volte nel mondo delle startup.
La riorganizzazione scolastica non è così diversa da un pivot in una startup: senza un piano chiaro e comunicazioni trasparenti, il rischio di abbandono da parte delle famiglie aumenta. I dati di crescita delle iscrizioni scolastiche, se non monitorati con attenzione, possono raccontare una storia di insoddisfazione e di fuga verso alternative più affidabili. Dobbiamo chiederci: quali segnali stiamo ignorando?
Riflessioni su edilizia scolastica e prevenzione
Scossa Civica ha anche evidenziato la mancanza di interventi preventivi riguardo alla situazione delle strutture scolastiche. Un perito aveva già messo in guardia sei mesi fa sullo stato di fatiscenza dell’edificio, portando a riflettere se ci sia stata una gestione proattiva dei problemi. Chiunque abbia mai lanciato un prodotto sa che è fondamentale anticipare le difficoltà, piuttosto che reagire quando è troppo tardi.
Lezioni pratiche emergono da questa situazione: è essenziale creare un dibattito pubblico attorno a temi critici come l’edilizia scolastica. Evitare di trovarsi in situazioni di emergenza è possibile solo attraverso un confronto aperto e costruttivo. Non stiamo parlando solo di un diritto, ma di una necessità per garantire decisioni informate e condivise.
Takeaway azionabili
Per i leader e i decisori, la situazione di Nerviano offre spunti di riflessione su come gestire il cambiamento. Ecco alcuni takeaway pratici:
- Includere attivamente le famiglie e i cittadini nei processi decisionali, utilizzando assemblee pubbliche non come formalità, ma come occasioni di dialogo reale.
- Mantenere una comunicazione chiara e trasparente riguardo ai cambiamenti, evitando vaghezze che possono generare incertezze e malcontento.
- Investire in prevenzione e manutenzione delle strutture, piuttosto che attendere che si verifichino situazioni critiche.
Solo affrontando queste sfide si potrà garantire una riorganizzazione scolastica sostenibile e accettabile per tutti gli attori coinvolti. E tu, cosa ne pensi? È tempo di agire concretamente per il futuro delle scuole a Nerviano!