Categorie: Cronaca
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2 Dicembre 2024 23:37

Smantellate due bande di spacciatori a Milano: 14 arresti

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La polizia arresta 14 persone coinvolte in un traffico di cocaina e hashish.

Un’operazione contro il traffico di droga

Lunedì mattina, la polizia di Milano ha eseguito un’importante operazione che ha portato all’arresto di 14 individui, accusati di far parte di due bande dedite allo spaccio di sostanze stupefacenti, in particolare cocaina e hashish. Tra i fermati, 6 sono cittadini italiani e 8 albanesi, tutti coinvolti in un’organizzazione criminale che operava nelle zone di San Siro, Lampugnano, Baranzate e Bollate. Le indagini, condotte dal commissariato Bonola, hanno rivelato un sistema ben strutturato di distribuzione della droga, attivo 24 ore su 24.

Il modus operandi delle bande

Le due bande, secondo quanto emerso dalle indagini, utilizzavano un metodo di spaccio sofisticato. I pusher, dopo un periodo di apprendistato, venivano impiegati per la vendita e distribuzione della droga. I “cavallini”, come venivano chiamati, erano cittadini italiani e albanesi che restavano in Italia per brevi periodi, sfruttando i 90 giorni concessi dai visti. Questi spacciatori ricevevano supporto logistico e formazione su come operare nel mercato della droga, inclusi i metodi per contattare i clienti e effettuare le consegne.

Sequestri e arresti in flagranza

Durante l’operazione, gli agenti hanno arrestato 10 persone in flagranza di reato e sequestrato oltre 4 chili di hashish e 700 grammi di cocaina. Le indagini hanno rivelato che i carichi di droga venivano trasportati dall’Albania a Milano tramite normali bus di linea, con i passeggeri che nascondevano la sostanza stupefacente nei bagagli. Una volta giunti a Milano, la droga veniva stoccata in due abitazioni, una a San Siro e l’altra a Baranzate, prima di essere distribuita ai clienti.

Un servizio di spaccio attivo e capillare

Il servizio di spaccio era estremamente capillare, con i pusher divisi in turni di 6 ore, guadagnando circa 100 euro per ogni turno. I numeri parlano chiaro: in un periodo di quattro mesi, una delle bande ha effettuato almeno 1.300 consegne, mentre l’altra ha superato le mille. Questo dimostra l’efficienza e l’organizzazione della rete di spaccio, che ha messo in allerta le forze dell’ordine e la comunità locale.