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Recentemente, un’operazione della squadra mobile di Milano ha portato alla scoperta di un vasto arsenale in un magazzino a Cambiago, collegato a due figure di spicco della criminalità locale: Cristian Ferrario e Andrea Beretta. Ferrario, 50 anni, è stato arrestato mentre Beretta si trova già in carcere per l’omicidio di Antonio Bellocco. La scoperta ha suscitato grande interesse e preoccupazione, data la quantità e la tipologia delle armi rinvenute.
Nel magazzino sono stati trovati un kalashnikov, una mitraglietta, una carabina, fucili, doppiette da caccia e persino tre granate. Le armi erano ben nascoste, rendendo difficile la loro individuazione iniziale. Ferrario ha dichiarato al giudice di non sapere nulla riguardo a questo deposito, sostenendo di aver utilizzato il magazzino per custodire arredi di un bar che lui e Beretta avevano sgomberato anni fa. Tuttavia, la sua versione non ha convinto gli investigatori, che ora stanno approfondendo il legame tra i due uomini e il ritrovamento delle armi.
Ferrario era già noto alle forze dell’ordine per il suo coinvolgimento nell’inchiesta “Doppia Curva”, che riguardava gli ultras di Inter e Milan. La sua arresto ha riacceso i riflettori su una rete di criminalità organizzata che opera a Milano e nei suoi dintorni. Gli investigatori stanno ora cercando di collegare le armi trovate nel magazzino a crimini specifici, in particolare l’omicidio di Vittorio Boiocchi, ex capo ultras nerazzurro, ucciso sotto casa sua a Figino.
La ricerca della pistola utilizzata in quel delitto è diventata una priorità per le autorità.