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Chiara Ferragni, l’influencer più famosa d’Italia, si trova al centro di un caso legale che ha attirato l’attenzione dei media e del pubblico. Oggi, i pubblici ministeri di Milano riceveranno la memoria difensiva redatta dai legali dell’influencer, Giuseppe Iannacone e Marcello Bona. Questo documento è fondamentale per la strategia legale di Ferragni, poiché mira a chiedere l’archiviazione delle accuse di truffa aggravata legate a due casi specifici: il pandoro Balocco e le uova di Pasqua ‘Dolci preziosi’.
La difesa sostiene che non ci siano elementi di rilevanza penale e che i profili controversi siano stati già risolti davanti al garante della concorrenza e del mercato.
Nella memoria difensiva, gli avvocati di Ferragni contestano la procedibilità dell’accusa di truffa, sottolineando che l’unica querela presentata è quella del Codacons, che non è sufficiente per procedere. Secondo la difesa, l’assenza di querele da parte dei consumatori rende l’accusa infondata.
I pubblici ministeri, Eugenio Fusco e Cristian Barilli, hanno avviato le indagini d’ufficio, contestando l’aggravante della minorata difesa dei consumatori, sostenendo che la presunta truffa sia avvenuta attraverso siti internet. Questo aspetto ha sollevato un polverone mediatico che ha avuto ripercussioni significative sulla vita personale e professionale di Ferragni.
Oltre alle accuse legali, la situazione ha avuto un impatto notevole sulla vita di Chiara Ferragni.
La separazione dall’ex marito Fedez ha segnato un cambiamento radicale, ma i mutamenti più significativi si sono verificati anche sul piano lavorativo. A ottobre, Ferragni ha lasciato il suo ruolo di amministratore delegato di Fenice srl, passando le redini a Claudio Roberto Calabi. Questo passaggio di consegne segna un nuovo capitolo nella carriera dell’influencer, che continua a navigare tra le sfide legali e le opportunità professionali. La sua resilienza e capacità di adattamento saranno cruciali per affrontare le incertezze future.