Categorie: Cronaca
|
17 Novembre 2024 16:37

Controlli straordinari a Milano: oltre 1300 identificazioni e arresti

Condividi

Milano intensifica i controlli per garantire la sicurezza pubblica e contrastare il crimine.

Un’operazione di sicurezza senza precedenti

Dal 12 al 16 novembre, i carabinieri di Milano hanno attuato controlli straordinari che hanno portato all’identificazione di oltre 1.300 persone. Queste operazioni si sono concentrate in particolare nelle zone della Stazione Centrale e di Rogoredo, aree note per la loro vivacità e, purtroppo, anche per la presenza di attività illecite.

Arresti e denunce significative

Durante i controlli, sono stati effettuati arresti di rilievo. Nella zona della Stazione Centrale, un pusher è stato sorpreso mentre spacciava hashish, e un uomo di 38 anni, originario dello Sri Lanka, è stato arrestato per scontare una pena residua di un anno per scippi avvenuti nel 2018.

A Rogoredo, un egiziano di 42 anni, condannato per violenza sessuale, e un colombiano di 27 anni, accusato di maltrattamenti in famiglia, sono stati fermati e denunciati.

Interventi mirati contro il degrado urbano

Un blitz effettuato il 13 novembre ha portato alla denuncia di 14 persone di nazionalità romena, trovate ad accamparsi illegalmente in un’area demaniale. Inoltre, un minorenne è stato denunciato per furto, trovato in possesso di un coltello.

Le operazioni hanno anche portato al sequestro di circa otto grammi di hashish e alla segnalazione di sei persone alla prefettura per detenzione di sostanze stupefacenti.

Controlli stradali e prevenzione incidenti

Le notti di venerdì e sabato sono state dedicate a controlli stradali intensificati, con l’uso di etilometri per prevenire le stragi del sabato sera. In totale, sono state controllate 85 auto e cinque persone sono state denunciate per guida in stato di ebbrezza.

Tra queste, un ecuadoriano di 30 anni si è rifiutato di sottoporsi all’accertamento, mentre un italiano di 47 anni è stato denunciato per guida senza patente. Le sanzioni amministrative sono state elevate anche a otto persone, tra cui tre uomini e una donna, tutti italiani.