Argomenti trattati
Il cantiere di via Stamira d’Ancona, situato a pochi passi da viale Monza, rappresenta un esempio lampante di degrado urbano. Da anni, questo edificio è fermo e abbandonato, trasformandosi in un rifugio per immigrati irregolari e un luogo di illegalità. Durante un recente sopralluogo, Silvia Sardone, consigliera comunale della Lega, e Edoardo Solazzo, capogruppo Lega nel Municipio 2, hanno denunciato la situazione allarmante che regna all’interno di questa struttura.
Le condizioni di vita degli occupanti sono pietose, con segni evidenti di degrado e abbandono.
La visita ha rivelato una realtà inquietante: numerosi immigrati irregolari vivono all’interno del cantiere, spesso sotto l’effetto di droghe e alcool. Sardone e Solazzo hanno riportato testimonianze di risse frequenti e richieste di denaro per poter dormire nello stabile. La presenza di delinquenti ha esasperato i residenti, che si sentono minacciati e insicuri a pochi passi dalle loro case.
Le istituzioni locali sono state sollecitate più volte, ma senza risultati tangibili. La situazione è diventata insostenibile, con incendi e atti di violenza che hanno colpito la zona.
Il cantiere di via Stamira d’Ancona era stato avviato nel 2014 con l’intento di realizzare un progetto residenziale che avrebbe dovuto includere appartamenti moderni e spazi verdi. Tuttavia, il sogno di molte famiglie si è trasformato in un incubo.
Le famiglie che avevano investito in questo progetto si sono ritrovate senza casa e senza risposte, con acconti versati che in alcuni casi superano i 50-70mila euro. La mancanza di capacità edificatoria nella zona ha portato a un accordo che ha cambiato le carte in tavola, lasciando molti in una situazione precaria e in attesa di un risarcimento che tarda ad arrivare.