Enrico Citterio, scomparso all’età di 99 anni, è stato un pilastro dell’industria alimentare italiana. La sua carriera è stata caratterizzata da una dedizione ineguagliabile e da una visione innovativa che ha trasformato un’azienda familiare in un colosso globale. La famiglia ha annunciato la sua morte, avvenuta in un momento di grande rispetto per le sue ultime volontà, durante una cerimonia funebre già celebrata.
Fondato nel 1878, il salumificio Citterio ha iniziato la sua avventura come una semplice salumeria a Rho.
Con il passare degli anni, sotto la guida di Enrico, l’azienda ha saputo evolversi e adattarsi alle esigenze del mercato, introducendo prodotti iconici come il salame Milano. Questa prelibatezza, realizzata secondo una ricetta tradizionale, ha conquistato il palato degli italiani e ha trovato spazio anche nei mercati esteri, in particolare negli Stati Uniti.
Oggi, il salumificio Citterio conta oltre 1.400 dipendenti e un fatturato che supera i 430 milioni di euro.
Con sette stabilimenti in Italia e uno negli Stati Uniti, l’azienda è diventata un simbolo della qualità e della tradizione gastronomica italiana. La capacità di Enrico Citterio di innovare, mantenendo al contempo un forte legame con le radici familiari, ha permesso all’azienda di prosperare in un settore altamente competitivo.
La sua scomparsa lascia un vuoto incolmabile non solo nella sua famiglia, ma anche nel mondo imprenditoriale e tra i consumatori che hanno sempre apprezzato la qualità dei suoi prodotti.
Enrico Citterio rimarrà nella memoria collettiva come un esempio di eccellenza e passione per il lavoro, un imprenditore che ha saputo portare il Made in Italy nel mondo.