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Mercoledì, le acque del fiume Adda hanno restituito due corpi senza vita, un evento che ha scosso la comunità locale. Il primo cadavere è stato scoperto all’altezza di Cornate d’Adda, in provincia di Monza e Brianza, mentre il secondo è stato rinvenuto poco dopo a Paderno d’Adda, nel lecchese. Le autorità competenti, in particolare la direzione regionale dei vigili del fuoco della Lombardia, sono state pronte a intervenire e a gestire la situazione con la massima serietà.
Le operazioni di recupero sono state condotte dai sommozzatori del nucleo di Torino, supportati da specialisti del nucleo Sapr di Milano e da esperti del soccorso acquatico. Questi professionisti hanno lavorato instancabilmente per garantire che i corpi venissero recuperati in modo sicuro e rispettoso. La fase di identificazione è cruciale e richiede tempo, poiché le autorità devono accertare l’identità delle vittime e comprendere le circostanze che hanno portato a questa tragica situazione.
Parlare di suicidio è sempre un argomento delicato e complesso. È fondamentale che chiunque si trovi in una situazione di crisi o conosca qualcuno che potrebbe averne bisogno sappia che esistono risorse disponibili. In caso di emergenza, è possibile contattare il numero 112. Inoltre, il Telefono Amico offre supporto al numero 02 2327 2327, attivo tutti i giorni dalle 9 alle 24. Per chi preferisce comunicare tramite messaggi, è disponibile anche una chat su WhatsApp al numero 324 011 7252, attiva dalle 18 alle 21.
Infine, Samaritans Onlus è un’altra risorsa utile, contattabile al numero 06 77208977, con un servizio attivo dalle 13 alle 22.