L’ex superpoliziotto Carmine Gallo, noto per il suo operato nella Squadra Mobile di Milano, è attualmente agli arresti domiciliari nell’ambito di un’inchiesta che ha scosso il panorama della sicurezza e dell’investigazione in Italia. Gallo, che ha ricoperto un ruolo di primo piano per anni, è accusato di essere coinvolto in un presunto furto di dati e informazioni sensibili da banche dati nazionali.
Le indagini sono condotte dai carabinieri del nucleo investigativo di Varese, sotto la direzione della procura di Milano e della direzione distrettuale antimafia.
Al centro dell’inchiesta c’è l’agenzia di investigazione privata Equalize, situata in piazza Fontana, a pochi passi dal Duomo di Milano. Equalize, di cui Gallo è socio di minoranza, è accusata di effettuare investigazioni per società e fondi esteri, sottraendo dati e informazioni segrete, anche su commissione dei clienti.
Le accuse formulate contro Gallo e altri indagati comprendono l’associazione a delinquere finalizzata all’accesso abusivo a sistemi informatici.
Questo caso solleva interrogativi sulla sicurezza dei dati e sull’integrità delle forze dell’ordine, evidenziando come figure di spicco possano essere coinvolte in attività illecite. La situazione è in continua evoluzione e potrebbe avere ripercussioni significative sia a livello legale che reputazionale per tutti i soggetti coinvolti.