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Il recente furto avvenuto al centro socio educativo “Punto d’Incontro” ha sollevato preoccupazioni nella comunità di Inzago. L’episodio è avvenuto nella notte del 23 ottobre, quando un uomo di 62 anni è stato arrestato dai carabinieri dopo essere stato trovato in possesso di un computer e un cellulare rubati. La refurtiva era stata sottratta da un centro che offre servizi a persone con disabilità, un luogo che dovrebbe garantire sicurezza e supporto a chi ne ha bisogno.
I carabinieri hanno notato l’uomo mentre si muoveva in bicicletta con uno zaino sospetto. Dopo averlo fermato e controllato, hanno scoperto che all’interno dello zaino si trovava la refurtiva. Secondo le indagini, l’uomo avrebbe forzato l’ingresso del centro, danneggiando anche una macchina del caffè per rubare le monete. Questo furto non è un caso isolato, poiché l’individuo ha già un lungo elenco di precedenti penali, compresi furti simili.
Durante l’udienza di convalida dell’arresto, l’uomo ha cercato di difendersi affermando di aver trovato gli oggetti rubati vicino a una fermata dell’autobus e che stava andando a denunciarne il ritrovamento. Tuttavia, la giudice ha espresso scetticismo riguardo alla sua versione dei fatti, soprattutto considerando l’orario in cui si trovava in giro. Il direttore del centro educativo, Vittorio Cagli, ha commentato l’accaduto, esprimendo la sua preoccupazione per la sicurezza del luogo e per le persone che vi risiedono.
La situazione ha messo in luce la vulnerabilità di strutture che dovrebbero essere un rifugio sicuro per i più fragili.