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La periferia di Milano è stata teatro di un tragico evento che ha scosso la comunità locale. Nella mattina del 5 ottobre, Eros Di Ronza, un uomo di 37 anni con precedenti penali, ha perso la vita mentre tentava di rubare biglietti Gratta e Vinci in un bar-tabaccheria situato in viale Giovanni da Cermenate. L’episodio ha avuto inizio quando Di Ronza, a bordo di uno scooter rubato, ha forzato la saracinesca del locale, attivando il sistema di allarme e allertando i proprietari, una famiglia di origine cinese.
Il titolare del bar, insieme a suo zio, ha affrontato Di Ronza mentre tentava di fuggire con il bottino. Secondo le indagini, la colluttazione è iniziata vicino alla saracinesca, dove sono stati inferti i primi colpi con delle forbici. Nonostante i tentativi di fuga, Di Ronza è stato raggiunto e colpito ripetutamente. Le telecamere di sicurezza hanno catturato l’intera scena, fornendo prove cruciali per le indagini condotte dalla polizia.
Le forze dell’ordine hanno arrestato il proprietario del bar e suo zio, accusandoli di omicidio in concorso. Gli avvocati difensori hanno dichiarato che i loro assistiti sono persone rispettabili e intendono appellarsi alla legittima difesa, sostenendo che la loro reazione è stata una risposta a una minaccia immediata. Questo caso solleva interrogativi sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sulla legittimità delle azioni intraprese in situazioni di pericolo.