L’omicidio di Giulia Tramontano ha sollevato intense discussioni.
Nel maggio 2023, la giovane di 29 anni, incinta di sette mesi del suo bambino Thiago, è stata brutalmente uccisa da Alessandro Impagnatiello, il suo compagno, che l’ha colpita ripetutamente con 37 coltellate.
Recentemente, è stata espressa un’analisi da parte dello psichiatra forense Pietro Ciliberti e del medico legale Gabriele Rocca, i quali affermano che Impagnatiello fosse in grado di intendere e di volere al momento del delitto, avvenuto nell’appartamento di Senago.
Durante il processo, la difesa ha cercato di evidenziare comportamenti caratterizzati da tratti paranoidi e ossessivi, insinuando la presenza di una grave psicopatologia. D’altro canto, i legali della famiglia Tramontano, tenendo conto dei precedenti atti di violenza, come l’amministrazione di veleno alla vittima, hanno descritto la condotta dell’imputato come un “lucido delirio”. Attualmente, l’accusato affronta la possibilità di una condanna all’ergastolo.
Alessandro Impagnatiello è sotto accusa per omicidio volontario aggravato, con elementi quali premeditazione, crudeltà, motivi futili e per aver ucciso la sua compagna.
Inoltre, è accusato di interruzione di gravidanza non consensuale e di occultamento di cadavere. Attualmente, si trova di fronte al serio rischio di una condanna all’ergastolo, poiché la perizia condotta ha escluso malattie mentali a suo carico.
Si prevede che la decisione del tribunale venga emessa nel mese di novembre. Impagnatiello è accusato di omicidio volontario con più aggravanti, oltre al reato di occultamento di cadavere e procurato aborto.