Categorie: Cronaca
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16 Ottobre 2024 15:40

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la nuova manovra economica. Meloni ha affermato che non ci saranno aumenti fiscali e ha garantito il rispetto degli impegni presi

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Il ministro per l’Economia e le Finanze, Giancarlo Giorgetti, ha presentato ieri in Consiglio dei ministri il Piano Strutturale di Bilancio di medio termine.

Questa esposizione è stata aggiornata con i dati forniti dall’Istat il 23 settembre, dopo un confronto con le parti sociali avvenuto mercoledì scorso. Il Piano conferma la direzione della spesa primaria netta, un nuovo indicatore monitorato dalla Commissione, che dovrebbe mostrare un tasso di crescita medio di circa l’1,5% nei prossimi sette anni. I dettagli specificano i tassi di crescita della spesa primaria netta stimati per gli anni a venire: 1,3% nel 2025, 1,6% nel 2026, 1,9% nel 2027, 1,7% nel 2028, 1,5% nel 2029, 1,1% nel 2030 e 1,2% nel 2031.

La linea del Piano è improntata a serietà e responsabilità, allineata alla strategia governativa attuata sin dall’inizio. Con una previsione del 3,8% del PIL per l’anno corrente (ridotta rispetto al 4,3% stimato ad aprile), l’esecutivo mira a ridurre il rapporto deficit/PIL al 3,3% entro il 2025 e al 2,8% nel 2026, permettendo così l’uscita dalla procedura per deficit eccessivo.

Considerando le revisioni del PIL nominale effettuate dall’Istat e le informazioni sul debito fornite dalla Banca d’Italia, la previsione del rapporto debito rispetto al PIL a fine 2023 si attesta al 134,8%, con un valore ridotto al 133,6% se escluse le compensazioni per i bonus edilizi.

Questa stima è in calo rispetto al 137,3% indicato in precedenza. Come già evidenziato nel Documento di economia e finanza di aprile scorso, l’evoluzione del debito rispetto al PIL nei prossimi anni, in particolare tra il 2024 e il 2026, sarà influenzata in modo significativo dalle compensazioni fiscali legate ai Superbonus introdotti nel 2020. Pertanto, il rapporto debito/PIL inizierà a scendere soltanto a partire dal 2027, seguendo le nuove normative che stabiliscono una riduzione media di 1 punto percentuale rispetto al PIL dopo l’uscita dalla procedura per deficit eccessivi.

Il Piano include un ampio insieme di riforme e investimenti, alcuni dei quali sono in continuità con il PNRR, evidenziando la volontà del governo di migliorare la competitività dell’economia italiana, favorendo una crescita sostenibile e affrontando il problema del declino demografico. Anche il sostegno al potere d’acquisto delle retribuzioni è confermato, insieme all’impegno di attuare la legge della riforma fiscale, con un focus sul recupero del gettito. Il documento è stato inviato al Parlamento.

Inoltre, nel Piano Strutturale di Bilancio sono state confermate e potenziate le misure riguardanti i congedi parentali, in particolare a sostegno delle famiglie numerose e dei neonati.

È stata introdotta una nuova iniziativa chiamata “Carta per i nuovi nati” che prevede un sostegno di 1000 euro per i genitori il cui ISEE non supera i 40 mila euro, per aiutare a coprire le spese iniziali per ogni bambino. La manovra potenzia il bonus per contribuire alla frequenza degli asili nido, escludendo le somme relative all’assegno unico universale dal calcolo dell’ISEE.

Tra le azioni sociali previste, la carta “dedicata a te” riceverà un finanziamento di 500 milioni per il 2025. Nelle detrazioni fiscali si considererà il numero di familiari a carico, garantendo maggiori agevolazioni per le famiglie più numerose.

PER IL CUNEO. La manovra rende permanenti gli effetti della riduzione del cuneo fiscale e l’accorpamento delle aliquote Irpef, strutturate in tre scaglioni già in vigore in quest’anno. RINNOVO CONTRATTI PUBBLICI.

Le risorse per finanziare il rinnovo contrattuale del pubblico impiego sono confermate, con un focus particolare sul triennio 2025-2027. PER LA SANITÀ. Anche per il settore sanitario sono state aumentate le risorse destinate al rinnovo dei contratti, allineandole con la crescita del PIL nominale nel biennio successivo.

INCENTIVI PER GIOVANI E DONNE NEL SUD, DIGITALE E GREEN. In particolare, nel Mezzogiorno, vengono confermati gli incentivi per l’occupazione di giovani e donne, validi anche per i lavori avviati nel biennio 2026-2027.

Inoltre, è prevista la decontribuzione per le aziende nella Zes e incentivi per l’autoimprenditorialità nei settori chiave per l’innovazione tecnologica e la transizione ecologica.

BENEFIT ACCESSORI. Sono confermati i benefit accessori per tutti coloro che ne hanno diritto, con un incremento per i nuovi assunti che decideranno di trasferirsi oltre 100 chilometri. Per il periodo 2025-2027, è confermata la tassazione ridotta al 5% sui premi di produttività erogati dalle imprese ai propri dipendenti.

PENSIONI. Le misure introdotte nell’anno precedente vengono mantenute e rafforzate per i lavoratori pubblici e privati che, pur raggiungendo l’età pensionabile, scelgono di continuare a lavorare. INVESTIMENTI POST PNRR E DIFESA. La legge di bilancio prevede fondi per garantire, dopo la conclusione del PNRR, una spirale di investimenti pubblici in linea con i nuovi standard di governance europei. È inoltre previsto un incremento degli investimenti nel settore della difesa. RIDUZIONE DELLA SPESA E CONTRIBUTI DA BANCHE E ASSICURAZIONI.

Sono programmate azioni per rivedere ed ottimizzare la spesa delle amministrazioni pubbliche, con contributi significativi provenienti dal settore bancario e assicurativo.