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Attualmente mi trovo in Corso Cristoforo Colombo e decido di entrare in una via angusta che poi svolta bruscamente: via Alessandria, immersa nella sua desolazione, circondata da numerosi veicoli parcheggiati e muri deturpati da scribacchini abituali.
Proseguendo, giungo in un’altra strada, via Vigevano, dove ho un incontro con un amico. Qui sono subito colpito dall’energia del posto e dalla sua felice eredità storica, ben espressa nelle sue accoglienti dimore.
Questa via ha una collocazione unica, poiché da un lato si trova la stazione di Porta Genova e dall’altro si avvicina alla Darsena. Il panorama è tipicamente milanese e ogni tanto mi permetto di spiare nei cortili.
Passo poi davanti a Tenoha, un ampio complesso giapponese che ospita anche un ristorante con bar e giardini. Ho intenzione di visitarlo in futuro.
Ciò che mi colpisce maggiormente, però, è la varietà di locali gastronomici, ognuno con il proprio stile e nome. Così trovo Pizzium, e dopo Burgez, Arrosticini, Berberè, e il bar pasticceria napoletana Teresa e Patrizia, dove ci sediamo in un tavolino all’aperto per uno spuntino veloce.
In seguito, ci mettiamo in cammino per un tragitto di un chilometro, con l’intenzione di partecipare all’inaugurazione di una nuova libreria, “Città Possibile” delle edizioni Jaca Book, situata in via De Amicis 45, che consiglio vivamente di visitare. È un ottimo luogo e rappresenta un significativo contributo alla diffusione della lettura.
Nel programma di apertura, assistiamo a una Lectura Dantis condotta da Quirino Principe, noto critico musicale, traduttore e saggista.
Il suo intervento si concentra sul Canto XVII del Paradiso, offrendo un’analisi approfondita e una lettura del testo. L’atmosfera è carica di attesa mentre entriamo in sala, e troviamo un pubblico numeroso e concentrato. Le parole di Principe, ricche di saggezza e capacità comunicativa, ci catturano e ci coinvolgono. Al termine, usciamo soddisfatti e decidiamo di approfittare della nuova fermata della metro 4, chiamata De Amicis.