Il filmato suscita una certa sorpresa.
Appare una porta bianca con un cartello di divieto affisso sopra di essa e, poco sottostante, una scritta avverte: “Non aprire, caduta nel vuoto”. Tutto è tracciato con un pennarello nero. Tuttavia, chi riprende decide di aprire la porta e si scopre una tromba dell’ascensore vuota e priva dell’ascensore stesso. Si presenta come un tunnel verticale grigio, la cui profondità è difficile da discernere. Non si tratta né di una burla né di un effetto visivo.
Il video è stato realizzato nella stazione di Sant’Ambrogio della nuova metropolitana M4 di Milano, inaugurata dal sindaco Giuseppe Sala e dal ministro Matteo Salvini solo sabato 12 ottobre, appena due giorni fa. Era già noto che i lavori non fossero completi. Tuttavia, quella porta era prevista essere chiusa e blindata al momento della consegna all’Atm, l’ente che gestisce il trasporto pubblico della città. È evidente che il Consorzio M4, che si occupa della costruzione della metropolitana, non ha rispettato tale impegno.
Atm ha dovuto intervenire non appena è venuta a conoscenza del video e della svista. La porta che doveva restare chiusa non era bloccata, e l’ascensore mancante non si trova in una zona di passaggio per i viaggiatori, ma è frequentata dai lavoratori della metropolitana. Questo ha portato a una dura reazione, in particolare da parte del comitato di Filt-Cgil M4-M5, che ha presentato una lista di disagi affrontati dai lavoratori a causa della corsa contro il tempo voluta dal Comune per evitare ritardi nell’inaugurazione dell’ultima tratta della M4 a partire dal 12 ottobre.
Stazioni in condizioni precarie, con un’atmosfera irrespirabile a causa di polvere accumulata, scale mobili fuori servizio e ascensori che si bloccano con utenti all’interno senza che vengano immediatamente rimossi dall’uso. Inoltre, ci sono porte destinate esclusivamente al personale che rimangono aperte al pubblico, costringendo gli agenti a monitorarle in qualsiasi momento del giorno e della notte. I banchetti per l’orientamento dei nuovi treni sono chiusi e le chiavi non sono a disposizione del personale.
Le serrande richiedono una chiusura manuale tramite una chiave che si trova in un altro locale, accessibile solo con un’ulteriore chiave non fornita dall’azienda. Tale disagio è quasi tollerato, considerando che vi sono anche spazi aziendali affacciati su un vuoto senza alcuna protezione, dotati solo di una scritta indicativa tracciata con un pennarello.