La scorsa notte hanno avuto luogo due episodi di violenza sessuale che sono stati immediatamente segnalati al pubblico ministero di turno e agli agenti di polizia, i quali hanno avviato le indagini per identificare i responsabili.
Il primo caso è aggravato da un furto, mentre il secondo riguarda uno stupro di gruppo con dettagli ancora poco definiti.
Il primo episodio coinvolge una donna di trenta anni, che pensava di avere un primo appuntamento con un ragazzo appena conosciuto. Tuttavia, lui ha rivelato un lato oscuro, ed è sospettato di essere un aggressore seriale. La situazione emerge dopo un incontro apparentemente innocuo: l’uomo, di trent’anni e con un’occupazione, sembra del tutto normale, mentre lei è una studentessa.
Dopo una cena, si recano nell’appartamento della donna. Appena si sistemano, lui mostra un comportamento inquietante, trasformando la casa in una trappola: estrae un paio di forbici e la costringe a un rapporto non protetto. L’intera esperienza è un incubo per la vittima, che, terrorizzata, non riesce né a chiedere aiuto né a gridare.
Dopo aver abusato di lei, l’aggressore le ruba anche i soldi che ha in borsa, minacciandola: “Se parli di quanto è successo, torno e ti ammazzo”.
Nonostante il trauma, la donna ha trovato la forza di contattare i soccorsi e ha raccontato l’accaduto, venendo portata al Mangiagalli, dove le è stato fornito supporto e una valutazione che ha confermato la compatibilità con uno stupro. Le indagini sono ora al lavoro per approfondire i dettagli e ottenere conferme su altri indizi. In un secondo episodio, si è verificata un’altra violenza ai danni di un’escort in una casa privata, i cui contorni restano tuttora poco chiari.
È noto che una donna è stata vittima di violenza e percosse da parte di tre uomini. Inizialmente, l’incontro doveva avvenire con un solo aggressore, ma successivamente è stata assalita da un gruppo. Nonostante sia stata assistita, ha deciso di non presentare denuncia per paura di ritorsioni.