Categorie: Cronaca
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13 Ottobre 2024 09:54

Trezzo, i due fratelli operano in officina dal 1954: “È stato impegnativo, ma siamo ancora presenti”

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Settant'anni di passione e impegno: l'Officina Lecchi, una storia di successo nel settore automobilistico a Trezzo. Dalla jeep della Seconda Guerra Mondiale all'elettrico, i Lecchi hanno affrontato ogni sfida con passione e serietà. Una tradizione familiare che continua con la nuova generazione

Le mensole e il bancone, realizzati da Giuseppe Edoardo, artigiano del legno.

Tutto in olmo per i suoi figli Mario e Riccardo, i quali hanno avviato l’Officina Lecchi a Trezzo durante il periodo del boom economico, celebrando ora settant’anni di attività. Il maggiore, nato nel 1930, ha 94 anni, mentre il più giovane ne ha 85, ma ogni giorno alzano la saracinesca in via Galli 3. È proprio lì che, il primo gennaio 1954, iniziò una delle più riuscite avventure imprenditoriali a conduzione familiare di Trezzo, frutto dell’intuito e del lavoro dei protagonisti.

Hanno affrontato sfide e cambiamenti, giungendo all’ultimo traguardo incerto del settore automobilistico: l’elettrico. Ma questa è cronaca, non storia. Dietro ogni automobile, c’è sempre un meccanico. E loro hanno esercitato questo mestiere con passione e serietà.

Mario e la sua passione per le jeep

Così, Mario solleva il cofano della jeep dell’epoca della Seconda Guerra Mondiale, acquistata per i servizi di soccorso stradale. “Ci sono voluti due anni per rimetterla a posto”, racconta con gli occhi pieni di entusiasmo.

Al suo fianco, i figli Marcello e Gianluca, che hanno seguito le tracce del padre e dello zio, rappresentano la nuova generazione che ha preso il testimone. “Siamo stati cresciuti nel mondo dei motori, non avremmo potuto scegliere altro”, affermano ridendo. “L’officina è nata con la televisione, proprio quando il primo italiano conquistava il K2, e siamo ancora qui”, aggiungono con orgoglio i due fratelli.

Le sfide e la resilienza

Non è stata un’esperienza priva di sfide. La catastrofe finanziaria del 2008 ha avuto ripercussioni anche sul garage situato tra le villette, mentre i due anni di pandemia hanno rappresentato i momenti più critici. Mario racconta: “La strategia consiste nel risparmiare quando è possibile. È grazie alle riserve accumulate che abbiamo potuto affrontare gli ostacoli. Nei periodi di crisi, è fondamentale ricorrere ai risparmi”. Ma questa storia ha una fine scritta: “Il nostro lavoro, come lo conosciamo, è destinato a scomparire.

Le piccole officine vengono assorbite dalle grandi aziende, e oggi nessuno avrebbe il coraggio di avviare un’attività propria, a causa dei costi eccessivi”. La situazione è difficile anche per i consumatori. “Ci sono pochissimi soldi in circolazione, i tempi d’oro degli anni Ottanta sono lontanissimi: la gente allora aveva più disponibilità economica e, cosa importante, anche maggiore ottimismo”.

La tradizione e l’atmosfera nostalgica

I Lecchi rappresentano perfettamente la tradizione della piccola impresa lombarda, combinando lavoro e vita domestica.

L’azienda è cresciuta fino a diventare un punto di riferimento per la famiglia, con Emilia, la moglie di Mario, che prepara i pasti per tutti. L’atmosfera nostalgica è senza dubbio uno degli ingredienti del loro successo. E poi, un’educazione esemplare: qualità molto rara al giorno d’oggi. Un applauso per i loro risultati.