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Milano, 12 ottobre 2024 – Questa mattina, la scienza ha trovato un punto d’incontro con la fantascienza a Milano durante l’evento “Sinergie Cosmiche”, tenutosi nell’auditorium del Museo della Scienza e della Tecnologia.
L’ospite speciale era Luca Parmitano, astronauta dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA), il quale ha condiviso la sua esperienza nel mondo dei fumetti accanto a Nathan Never, un personaggio creato da Sergio Bonelli Editore. La loro collaborazione risale al 2019, con il volume Stazione Spaziale Internazionale, frutto dell’unione tra Sergio Bonelli e l’ESA. Recentemente, nel passaggio tra il 2023 e il 2024, si sono riuniti nuovamente per una nuova avventura: …la Terra si frantuma! In questa occasione, Parmitano ha anche assunto il ruolo di autore, collaborando con il team di Bonelli per realizzare una storia originale per la celebre serie di fantascienza a fumetti, attiva in Italia dal 1991.
L’evento, moderato da Emilio Cozzi, ha visto la partecipazione degli autori di Nathan Never, Bepi Vigna e Antonio Serra, insieme al disegnatore Sergio Giardo e al direttore editoriale di Sergio Bonelli Editore, Luca Del Savio. Al termine dell’incontro, Parmitano ha rilasciato alcune dichiarazioni all’agenzia Adnkronos riguardo all’importanza di un’Unione Europea forte anche nei settori spaziali. Ha espresso il desiderio di esportare nel cosmo i valori di pace, progresso e civiltà, elementi in cui gli astronauti credono fermamente.
Ha quindi esortato i politici a dimostrare il medesimo coraggio dei fondatori dell’UE per perseguire questo ambizioso traguardo.
Nel contesto attuale di intensa esplorazione spaziale, si avverte il pericolo di un Far West al di là dell’orbita terrestre. Luca Parmitano si rivolge agli amministratori e ai leader aziendali, esortandoli a essere “disponibili a offrire sostegno” affinché gli astronauti dell’ESA possano “essere parte attiva” nell’ampliamento della dimensione spaziale.
Egli spera che l’Unione Europea possa emergere come una potenza non solo sul piano politico, ma anche su quello economico e industriale, in un ambito “fondamentale per il futuro dell’umanità”.
Parmitano discorre anche sull’interconnessione tra progresso aerospaziale e interventi militari; una nozione recentemente formalizzata con la creazione del nuovo Commissario europeo per la difesa e lo spazio. Egli descrive tale passo come “inevitabile”, seguendo l’esempio di nazioni leader come gli Stati Uniti, che nel 2019 hanno dato vita alla loro Space Force.
Infatti, lo spazio ha sempre avuto un’importanza strategica, oltre a quella industriale ed economica, osserva.
“Aerospazio e strategia sono sempre stati in sinergia: molti dei servizi che oggi consideriamo normali nel settore civile, come la navigazione satellitare, sono nati da un’ottica inizialmente militare,” evidenzia. Oggi, tali tecnologie sono così integrate nelle nostre vite che la loro assenza renderebbe la vita moderna insostenibile, afferma l’astronauta, aggiungendo che in futuro tali applicazioni continueranno a crescere.
“Mi riferisco alla sicurezza spaziale, alle comunicazioni cifrate. Tecnologie così radicate che un forte rapporto tra aerospazio e strategia, incluso il settore militare, diventa imprescindibile.”
Guardando avanti, i professionisti del settore sperano di instaurare un nuovo sistema giuridico per lo spazio, che rappresenti un’evoluzione del diritto internazionale attuale, in fase di elaborazione. Sono già in essere solidi partenariati tra l’ESA, la NASA e vari enti di diritto internazionale, spiega Parmitano, con il fine di rendere lo spazio un luogo di utilizzo esclusivamente pacifico e garantire una corretta distribuzione delle risorse.
Tuttavia, questo è un concetto ancora in fase embrionale; la mia raccomandazione è di intensificare ulteriormente le collaborazioni e di espanderle su scala globale. Il prossimo impegno di Parmitano sarà il Congresso Internazionale dell’Aerospazio, in programma a Milano dal 14 al 18 ottobre. Sarà un periodo ricco di eventi in cui astronauti, aziende leader e dirigenti di diversi settori si riuniranno per discutere del futuro. Come afferma l’astronauta dell’ESA, talvolta anche un semplice scambio di idee può far nascere un sogno che speriamo di vedere realizzato.