Categorie: Cronaca
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12 Ottobre 2024 02:24

Notte da incubo a Milano, con turisti spaventati da un tassista sotto l’effetto di sostanze e alcol, chiamato tramite Uber: “Soccorso, polizia!”

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Folle corsa di un tassista ubriaco: multe e sanzioni per oltre 11mila euro. Inseguimento e arresto dopo tentativo di fuga

Alle 2.30 di giovedì, lungo viale della Liberazione a Milano, due passeggeri chiedevano disperatamente al tassista di fermarsi, ma lui continuava a guidare freneticamente, inseguito dalle pattuglie della Radiomobile.

Poco prima, aveva passato di slancio un controllo stradale, rifiutandosi di sottoporsi al test dell’alcol. I carabinieri riuscirono a fermarlo davanti alla Centrale, ma il cinquantunenne M.P. tentò di fuggire a piedi, senza successo. Si concluse così una notte di follia per lui: stava conducendo un taxi non in regola, con la patente scaduta e dopo aver assunto alcol e sostanze stupefacenti. Il risultato furono sanzioni penali e multe amministrative per quasi 11mila euro.

Intanto, nei pressi del tunnel di Porta Nuova

I militari in servizio anti-alcol fermarono una Peugeot 308 bianca. A bordo c’erano un manager cinquantaseienne indiano residente negli Stati Uniti e una donna di 34 anni, che tornavano in albergo dopo aver cenato in un ristorante della zona di Bullona. All’inizio, il guidatore si fermò, ma poi il test preliminare rivelò una positività. Le evidenti tracce di sostanze sul cruscotto, insieme all’alito vinoso e agli occhi lucidi, suscitarono il sospetto dei militari che, ritenendo l’uomo positivo a droga e alcol, gli chiesero di abbandonare il veicolo per il test dell’etilometro.

Crescendo di nervosismo, egli urlò: “Non posso, sto lavorando, lasciatemi in pace!”, per poi accelerare e darsi alla fuga. Iniziò così un inseguimento, con la Peugeot che sfrecciava lungo via Filzi e si dirigeva verso piazza Duca d’Aosta.

I carabinieri riescono a interrompere la folle corsa del veicolo

M.P. tenta di fuggire aprendo la portiera, ma ormai non ha vie di scampo; gli agenti sono costretti a immobilizzarlo con le manette per contenere la sua reazione violenta.

I passeggeri scendono spaventati e piangenti, raccontando di aver prenotato il viaggio tramite Uber e di aver notato subito che il conducente era in stato di ebbrezza, implorandolo di fermarsi più volte. Il cinquantunenne continua a rifiutare l’esame con l’etilometro, affermando: “Devo andare a lavorare; sono io a pagare lo stipendio a tutti voi”. Questo comportamento gli procurerà una denuncia per guida in stato di ebbrezza, con un tasso alcolemico che supera il limite di 1,5 grammi di alcol per litro di sangue.

All’interno dell’auto, i carabinieri scoprono bicchieri di vetro, una bottiglia di sambuca quasi vuota e 0,9 grammi di cocaina, occultati sotto l’aletta parasole del sedile anteriore sinistro. Le verifiche effettuate rivelano che M.P. aveva già subito in passato sanzioni simili. Anche gli esperti della Freccia 1 della polizia municipale si recano in caserma per raccogliere gli atti necessari: la sua licenza è seriamente in pericolo. “Per prevenire episodi simili – sostiene Silla Mattiazzi, delegato di Uiltrasporti – basterebbe ripristinare un controllo annuale sulla validità dei documenti di guida e dell’auto”.