Categorie: Cronaca
|
12 Ottobre 2024 07:10

Alla Torre Velasca, lo spazio di coworking dallo stile vintage prevede di ospitare 233 professionisti. La domanda è in crescita e puntiamo a riempire tutti i posti

Condividi

L'estetica unica della Torre Velasca: un connubio vintage-contemporaneo che richiama la storia di Milano. Il nuovo spazio di coworking di IWG, Signature, si unisce al restauro di questo iconico grattacielo, offrendo uffici moderni in un edificio storico. Un'opportunità unica per le imprese in cerca di spazi di lavoro flessibili. Milano si conferma come una destinazione privilegiata per gli ambienti di lavoro innovativi

L’estetica degli uffici coniugherà elementi “vintage” e contemporanei, richiamando, in conformità con le direttive della soprintendenza, il periodo di costruzione della Torre Velasca.

Questo grattacielo, simbolo di Milano, è stato progettato dallo Studio BBPR tra il 1956 e il 1958 in una zona del centro storico devastata dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale.

Architettura post-razionalista brutalista in Italia

I piani settimo, ottavo e nono della torre, tra i pochi esempi di architettura post-razionalista brutalista in Italia, accoglieranno il nuovo spazio dell’International Workplace Group (Iwg), gigante globale del coworking, che qui si stabilirà con il marchio Signature.

L’apertura di questo spazio di 2.200 mq, dotato di 54 uffici e aree di lavoro per 233 persone, è programmata per marzo-aprile 2025.

Restauro di un edificio iconico

Si tratta di un’opportunità per un edificio iconico di 26 piani, vincolato dal 2011 per il suo valore storico e artistico, al centro di un’importante opera di restaurazione a cura di Hines. “Stiamo attualmente trattando con alcuni importanti gruppi interessati ai nostri spazi ibridi e adattabili – afferma Mauro Mordini, country manager Italia di Iwg – e abbiamo già concluso alcuni contratti.

Prevediamo di avere un’accelerazione a breve, quando potremo mostrare gli uffici di persona, con l’obiettivo di raggiungere al più presto una piena occupazione.”

La nuova Torre Velasca

Così, la nuova Torre Velasca sta prendendo forma, continuando a ospitare appartamenti ai piani superiori e, nei livelli inferiori, uffici, una spa e negozi, tra cui la storica Pasticceria San Carlo, attiva dal 1954. “Con l’inaugurazione del nuovo Signature nella Torre Velasca, avremo un totale di circa 60 business center, 160mila mq e 15.500 postazioni di lavoro tra Milano e i suoi dintorni”, conclude Mordini.

Abbiamo optato per la Torre Velasca, un forte e significativo emblema di Milano, poiché incarna perfettamente l’unione tra tradizione e modernità. Si tratta di una nuova sede che si inserisce in un ampio progetto di sviluppo urbano, volto a rendere accessibili spazi prestigiosi ed esclusivi. Inoltre, questa iniziativa segna l’ingresso del gruppo Iwg, presente in Italia con i marchi Regus, Spaces, Copernico, HQ e Signature. Questo gruppo sta aprendo uno spazio di coworking di 2.500 mq all’interno del Lorenteggio Business Village, composto da quattro edifici in Via Lorenteggio 240.

Storia e inquilini illustri

L’investimento per la Torre Velasca segna un ulteriore capitolo nella storia di un edificio ubicato a breve distanza dal Duomo, simbolo del boom economico e della ricostruzione dopo la Seconda Guerra Mondiale. Tra i suoi inquilini illustri figurava il noto comico Gino Bramieri, deceduto nel 1996. La torre ha anche fatto parte di celebri produzioni cinematografiche, come “Il vedovo” di Dino Risi, “Milano calibro 9” di Fernando Di Leo, “Durante l’estate” di Ermanno Olmi e, più recentemente, nella serie televisiva “1992”, che esplora il periodo di Tangentopoli.

Acquisizione e restauro

Nel 2002, l’immobile fu ceduto da Allianz a Fondiaria Sai e, con il successivo salvataggio della compagnia dei Ligresti, passò a Unipol, che lo ripose sul mercato fino all’acquisizione nel 2020 da parte del gigante statunitense Hines, il quale ha avviato lavori di restauro ora in fase conclusiva. Tre piani della torre saranno dedicati a nuove realtà imprenditoriali e professionisti in cerca di spazi di lavoro flessibili.

“Attualmente, stiamo osservando un significativo incremento della domanda di uffici dopo un inizio 2024 caratterizzato da valori costanti” conclude Mordini.

Negli ultimi tre decenni, l’Italia ha ottenuto la massima crescita in relazione agli spazi che costituiscono la nostra proposta.