Categorie: Cronaca
|
11 Ottobre 2024 07:10

Una metropoli ripensata da 130 alunni: “Tra cinquant’anni sarà vibrante e ricca di suoni”

Condividi

Le metropoli del futuro: un'utopia di interconnessione e coinvolgimento sociale per una vita vibrante e sostenibile

Cento trenta studenti universitari si sfidano per creare un concept della metropoli del domani.

La competizione si svolge in un luogo emblematico, l’ex Scalo di Porta Romana, che in futuro accoglierà il Villaggio Olimpico e, successivamente, il più grande studentato di Milano – e dell’intero Paese – con 1.700 camere e diversi servizi, come un ambulatorio e un’area dedicata alla ristorazione. Dopo le Olimpiadi e le Paralimpiadi, si punta a riconvertire gli spazi durante l’estate, già pianificati per facilitare la trasformazione finale, per poter accogliere gli studenti nell’anno accademico 2026/27.

Questo evento ha luogo nell’ex officina dei treni, per la prima volta aperta al pubblico, dove, circondati dai lavori in corso, studenti (con un’età media di 24 anni), rettori e architetti si sono riuniti per discutere le sfide urbanistiche future. La manifestazione celebra il cinquantesimo anniversario di Coima e il tema dell’hackathon universitario è “Inspiring Cities”. “Abbiamo voluto unire i giovani, coinvolgendo rettori e insegnanti delle università più importanti del Paese e instaurando una collaborazione fra Roma e Milano per stimolarli a riflettere sulle città come elementi essenziali da un punto di vista sociale e ambientale per il futuro”, afferma Manfredi Catella, fondatore e CEO di Coima.

Sotto esame ci sono 13 sogni di studenti di Milano e Roma, partendo da un’analisi di tendenze demografiche, ambientali, sociali e tecnologiche per immaginare i prossimi 50 anni. A vincere l’hackathon è stata una squadra di studenti dell’Università Vita-Salute San Raffaele con il progetto “Organism”.

Le metropoli di domani non si limitano a essere semplici insediamenti, ma diventano entità dinamiche e vibranti dove ogni persona ha la libertà di esprimere la propria identità.

I percorsi che le attraversano funzionano come le vene di un organismo, fluente di energia e in grado di unire ogni angolo, garantendo che ogni abitante, simile a una cellula, riceva le risorse necessarie per prosperare. Nel 2054, una città non è solo ben organizzata, ma è permeata da una vitalità autentica. La comunità è al centro di tutto, e ogni iniziativa mira a migliorare il benessere personale, il che riflette positivamente anche sul gruppo sociale.

Una città inclusiva e sostenibile

La nostra visione di una città avveniristica abbraccia la diversità e i sogni multipli, condividono gli studenti. Per Francesca, neo mamma, è fondamentale trovare qualcuno che possa assisterla con il suo piccolo, proprio come Maria, che vive a pochi passi. Hanno incrociato i loro destini in un laboratorio di giardinaggio promosso dal loro gruppo locale, divenendo abilissime nel coltivare piante anche negli spazi ridotti delle aree urbane.

Amir, un giovane immigrato, è fiducioso di poter apprendere la lingua italiana grazie a un corso che si tiene all’aperto nel suo quartiere ogni sabato. Marta ha scelto di abitare in questa città ideale per il suo percorso di studi: una lampada si è rotta nel suo appartamento e ha scoperto che Francesco, un elettricista in pensione, è in grado di ripararla.

Un manifesto di coinvolgimento

Il nostro ideale di una metropoli futura rappresenta un manifesto di coinvolgimento, un’utopia di interconnessione.

È uno spazio dove si possa dare spazio a questa sinfonia di voci diverse, concludono i ragazzi.

Le riflessioni degli studenti saranno integrate nell’ultimo capitolo, ancora da redigere, intitolato “Capitolo Non Scritto: Prossimi 50 Anni”, di un libro commemorativo per il cinquantesimo anniversario di Coima, che includerà anche le opinioni dei partecipanti. Il sindaco Giuseppe Sala ha commentato: “Il sito in cui ci troviamo, il Villaggio Olimpico che diventerà un nuovo studentato a Porta Romana, simboleggia l’impegno di Milano nel rimanere una città accogliente, internazionale, innovativa e sostenibile dal punto di vista ambientale e sociale.

La riqualificazione di zone chiave, il miglioramento dei trasporti urbani e le iniziative per la transizione digitale e ecologica che stiamo attuando attualmente rappresentano le basi per la futura Milano, una metropoli che si sviluppa in modo policentrico, per adattarsi sempre di più alle esigenze dei suoi cittadini.”